Meno sei giorni al derby. Ma la formazione blucerchiata è ancora in alto mare.
Problemi di abbondanza per Delio Rossi? Già, ma abbondanza di mediocrità. Alcune caselle non sono state ancora sistemate. Ci sono due, anche tre giocatori per un posto da titolare, abbondano le possibilità. E crescono i grattacapi per Delio Rossi, che scalpita, tiene a freno le mani sempre solerti nel colpire.
Dubbi per quanto riguarda l’esterno sinistro: Barillà è appena arrivato e potrebbe essere già lanciato negli undici. Ma le voci che vogliono una conferma di Vasco Regini dopo la buona prova (diciamo decente, che è meglio..) di Bologna, sono sempre più insistenti. Ma non bastano due giocatori per una maglia. Spunta infatti un terzo nome semi-sconosciuto, una comparsa della rosa che a quanto pare potrebbe dare a sorpresa il suo medio contributo: si parla di Davide Gavazzi, illustre appartenente alla categoria dei medio-men, che, si scopre, ha caratteristiche per giocare in una caterva di ruoli: terzino destro, ala destra, interno. Da ieri si candida anche per il ruolo di esterno sinistro. Ma sì, giochiamocele tutte!
Anche per la posizione di interno destro sorgono dubbi amletici: se Eramo e Renan, nelle prime uscite, hanno dato chiari segnali che il loro posto è la panchina, tutto condurrebbe ad un esordio di Bjarnason. Il suo dinamismo e la voglia di mostrarsi ai tifosi sono infatti le carte ideali da giocarsi in un derby. Nel quale, come ricordava Garrone senior in una delle sue uscite migliori, si assiste sfortunatamente all’abituale non-spettacolo della Premiata Macelleria Preziosi. E la fisicità dell’islandese potrebbe fare decisamente al caso nostro.
Protagonisti dell’anti-calcio, i genoani hanno tradizionalmente messo in campo nei derby un non-gioco da trogloditi. Falli, falciate, chi più ne ha più ne metta… A parte la brevissima parentesi Milito-Gasperini, il Genoa ha fatto vedere quasi sempre prestazioni indecenti, tra gli ululati di tifosi incompetenti come nessuno. In un derby di qualche tempo fa, il commentatore di Sky finì per implorare i giocatori rossoblu di finirla con i falli sistematici, che stavano spezzando il gioco in migliaia di tempi morti. Calcio campestre, da oratorio cingalese.
Ma va bene, chiusa questa trista parentesi dedicata alla macelleria rossoblù, e tornando a Bogliasco, sembra che si stia allenando al meglio anche Soriano, anch’egli candidato ad una maglia da titolare. Non sarebbe una scelta azzeccatissima: Soriano ha deluso quasi sempre e la partita è troppo delicata per affidarsi ai mezzi giocatori, alle sfiatelle. Quindi lanciamo Bjarnason, per favore… E poi vada come vada.
2 commenti
Ci vuole un gladiatore alla Crowe per reggere tutti i falli che si inventano i genoani! Ma belin! troveremo anche quello!
Bravo!
Abbraccio di Brasile!
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