Poco più di quattro anni fa a Marassi, in un match valido per i play-off di serie B, si affrontavano due squadre abituate a palcoscenici diversi. Da una parte la Sampdoria, nobile decaduta precipitata nell’inferno della serie B dopo avere sfiorato per un attimo il paradiso della Champions League; dall’altra il Sassuolo, favola di provincia che stava vivendo il momento di gran lunga più glorioso della sua storia, cioè la possibilità di entrare nel gotha del calcio italiano dalla porta degli spareggi.
Quella volta alla Sampdoria andò bene, con le reti di Eder e Pozzi a ribaltare il vantaggio iniziale firmato da Missiroli. Era il 30 maggio 2012, una data qualunque destinata a essere ricordata dai tifosi blucerchiati per una particolarità. Quel giorno è stata la prima e ultima volta che la Samp ha battuto al “Ferraris” il Sassuolo, che da allora si è trasformato per noi in una bestia nera… E verde.
Un pareggio e due sconfitte: questo il bilancio delle successive sfide a Genova tra Sampdoria e Sassuolo. La società del presidente Squinzi serba un dolcissimo ricordo del prato del “Ferraris”: qui ottenne la prima vittoria in trasferta della sua storia in massima serie, con un pirotecnico 4-3 che fu come una condanna a morte per Delio Rossi, sostituito qualche tempo dopo da Sinisa Mihajlovic.
Non è andata meglio nelle due occasioni successive, che hanno visto il Sassuolo uscire ancora imbattuto da Marassi con un pareggio per 1-1 e una vittoria per 3-1 giusto lo scorso 15 dicembre. Parlare di maledizione può sembrare esagerato, ma i fatti sono questi: domenica alle 12.30 la Samp dovrà sfatare un tabù che dura da quasi cinque anni. E diciamocelo: l’occasione sembra propizia.
Infatti anche il Sassuolo sembra vittima di una maledizione: quella degli infortuni. Nelle ultime settimane il tecnico neroverde Eusebio Di Francesco non è mai riuscito a schierare la stessa formazione a causa dei problemi fisici che hanno colpito a turno alcuni dei suoi giocatori migliori. Per la Sampdoria una buona e una cattiva notizia. A fronte del recupero per domenica di Antei, Cannavaro, Magnanelli e Missiroli, rimarranno ancora ai box Berardi e l’ex Duncan, mentre è in dubbio l’impiego di Politano, uscito malconcio dal ritiro a Coverciano con la Nazionale italiana.
Ancora più che due squadre, a confrontarsi sul prato del “Ferraris” saranno due tradizioni negative. Ma la nostra dura da più tempo: ecco perché, pur non essendo scaramantici, invitiamo tutti i tifosi a ricorrere a ogni rituale possibile per sconfiggere questa “sindrome della ceramica”…
ROBERTO BORDI
3 commenti
Quest anno il Sassuolo forse vittima degli infortuni non sta facendo il campionato a cui ambivano (parlavano addirittura di piazzamento champions forse ebri di Lambrusco Civ e Civ).
Cmq per noi vincere vorrebbe veramente dire dare una svolta al campionato a circa 1/3 del campionato.
Di contro c’è da dire che noi in casa loro non abbiamo mai perso, e non è cosa da poco visto che al Mapei Stadium persino la Juve ci ha lasciato le penne…
Vi ricordate la partita dello scorso anno? nei primi 20 minuti ci hanno travolto come intensità di gioco e determinazione. Penso che abbiamo imparato la lezione