ROMA SAMP 3-0: REGINI NEL CAOS. OBIANG SANTONE SENZA SEGUACI

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DA COSTA 5.5 – Parte bene,ci crede, potrebbe rivelarsi addirittura l’eroe di giornata salvando la porta da una pericolosa conclusione di Strootman con un riflesso in stile Tiger Man nel primo tempo. Poi però la Roma passa in vantaggio e la gara si complica: sembra essere pizzicato a coglier margherite mentre il chirurgico Pjanic insacca, e nei momenti di difficoltà tendono ad emergere i suoi limiti tecnici (mancata tempestività nelle uscite, qualche rinvio un po’ troppo spregiudicato). Diventa tutto rosso nonostante l’incarnato nocciolino, inizia a sudare e perde la bussola, un po’ come accaduto a Napoli, un po’ come un bambino durante una interrogazione della maestra alle elementari. INFANTE.

DE SILVESTRI 5.5 – L’improvvida ed improvvisa ammonizione (che lo costringerà a saltare il Milan) gli costa la sufficienza in pagella. Peccato, perché la prova è valida come al solito, più in copertura che nelle fasi offensive. Primi minuti agguerriti, batacchio vistosamente al vento per intimorire l’avversario (anche perché per lui è praticamente un derby). Poi, dopo la comprensibile strigliata di Sinisa, cala vistosamente, pur mantenendosi sui binari di una prestazione dignitosa. FOREVER ERECTUS.

MUSTAFI 5,5 – Il Panzer se la cava abbastanza, nonostante la serata sia difficile: soffre la velocità e l’aerodinamicità della fronte di Gervinho, ma in diverse situazioni leva le castagne dal fuoco: si fa notare soprattutto nel primo tempo, quando disinnesca di testa un pallone pennellato sulla testa di Destro. Nella ripresa non è sempre irreprensibile, anche lui ha visto giornate migliori. COME IL PANE POSO: NON UNA PRELIBATEZZA MA TOGLIE LA FAME NEI MOMENTI DI CARESTIA, DOVE OGNI BUCO E’ POESIA.

GASTALDELLO 5.5 – Salva subito su Gervinho, e subito ci da l’idea, l’impressione che la prestazione sarà all’altezza delle buone prove recenti, ma si fa ammonire due volte, abbastanza inutilmente in entrambi i casi: esce come Ligabue, urlando contro il cielo, anche perché l’espulsione penalizza la squadra non tanto per la partita in corso (ormai segnata, a dieci minuti dalla fine), ma per squalifica contro il Milan. SOLTANTO IL CIELO SA IL PERCHE’.

REGINI 5 – Prova a fare tante belle bollicine, tentando inserimenti offensivi un po’ a fallo di quadrupede, ovvero alla cazzo di cane. Fuori posizione in occasione della prima e della terza rete romanista, evidentemente era in vena di allegre scampagnate, a spasso come una vispa teresa. STAI MANZO, VASCO.

PALOMBO 5.5 – Fa venire i brividi a Sinisa con un retropassaggio suicida che lancia in area Florenzi (Strootman poi, fortunatamente, sbaglierà la conclusione). In avanti si vede poco, sull’unica incursione la sua conclusione di piattone è facilmente bloccata dalla difesa giallorossa. Prestazione, in generale, non brillante, messo in difficoltà dall’obiettivamente più quadrato centrocampo romanista. COMUNQUE DA LIBRO CUORE VEDERLO COSI IN DIFFICOLTA’

(OBIANG 5.5 – Analogamente alle ultime partite, Sinisa lo fa entrare nell’ultima mezz’ora per tentare di vivacizzare la manovra con una botta di sano amore; Pedro però non fornisce un apporto significativo, si stampella in mezzo al campo con il suo profilo fiero, ma nonostante questa manifestazione di esuberante prosopopea, le difficoltà della squadra permangono anche dopo il suo ingresso). EUCARISTICO, SEMBRA UN SANTONE SENZA SEGUACI.

KRSTICIC 6 – Buon primo tempo, tenta di tenere alto il baricentro, come amava fare anni orsono Raffaella Carrà, baricentro alto e Tuca Tuca a palla, provando nel contempo a proporre lanci e spunti interessanti. Nel secondo tempo, nonostante un evidente calo di concentrazione dovuto ai gol subiti, si dimostra comunque attento in copertura. Sufficienza meritata. RETRO’

WSZOLEK 5 – Anche lui salterà il Milan per squalifica, perché protesta, chissa in quale idioma, per un fallo di gomito di Benatia, ritenuto involontario dall’arbitro. Forse non era la partita giusta per lui: in difficoltà sulla fascia, qualche spunto è positivo ma deve spesso arretrare per evitare il peggio, cosa che non gli è mai riuscita bene. POCO ARREMBANTE, MOLTO INCOSTANTE

(OKAKA 5.5 – Non ha molte occasioni per mettersi in mostra, nonostante sembri motivato contro la squadra in cui è cresciuto. Prova a prendersi a colpi di terga con i difensori romanisti, ma con pochi risultati. La palla gli gira lontano, e lui finisce a guardarsi i poderosi chiapponi ballonzolanti, mentre un filo d’erba Olimpica gli penzola dalle labbra, una versione post-moderna grossa e nera di Lucky Luke. SHOTMAN OKAKA

SORIANO 5.5 – Prova ad infastidire i difensori giallorossi ma senza molta incisività; risulta inoltre spesso impreciso in fase di finalizzazione. Purtroppo non è una novità. A suo favore, l’impegno costante e il consueto senso della posizione. COSMETICO E APPARISCENTE IL GIUSTO

(FORNASIER NG – Non giudicabile: pochissimi minuti schierato al posto dell’espulso Gastaldello quando la gara è ormai segnata)

GABBIADINI 6 – Costretto sulla difensiva, fa poco l’attaccante (appena due conclusioni, di cui una altissima) e molto il terzino d’attacco. Riesce ad essere efficace nel primo tempo, poi si fa condizionare dal calo generale della squadriglia offensiva. STOICO

EDER 5.5 – Schierato prima punta, viene ingabbiato con efficacia dalla rodata ed efficiente difesa romanista. Mai pericoloso, va un po’ meglio dopo l’inserimento di Okaka Chuka. Una sola conclusione degna di nota, peraltro deviata tempestivamente dall’attento De Sanctis. UNA GIORNATA DA COMPARSA.

SINISA 5.5 – Un primo tempo giocato discretamente dai suoi uomini contro avversari di alto livello. Poi, dopo la prima rete di Destro, la squadra si sfilaccia, costretta a difendersi dal penetrante forcing romanista. Sinisa sbava di rabbia, ma non può fare nulla contro la potenza giallorossa. Le certe squalifiche di De Silvestri e Gastaldello costringeranno il condottiero serbo ad effettuare un lavoro psicologico supplementare per caricare i sostituti (Salamon ? Fornasier ?). ANYWAY…SINISA.

Autore

SampGeneration

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2 commenti

  1. Nulla da fare, siamo finiti nel tritacarne, ci aspettano una serie di partite toste dove ci conviene far punti in quanto nella palude qualcosa sembra si muova…..

  2. non cambia nulla ai fini pratici,però sono assolutamente in disaccordo con queste pagelle…Gabbiadini nullo, Krsticic non sufficiente…molto meglio Palombo (che sul retropassaggio aveva preso una randellata non fischiata) mentre l’espulsione di Gastaldello era assolutamente esagerata…a detta di tutti

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