Dopo la sconfitta di due anni fa e la vittoria dell’estate scorsa, all’appello tra Sampdoria e Feralpisalò mancava soltanto il pareggio, arrivato puntualmente al termine del match giocato ieri a Pontedilegno. Un 1-1 che lascia un po’ di amaro in bocca al migliaio di tifosi blucerchiati presenti. Anche se il calcio estivo lascia il tempo che trova, dai Giampaolo-boys ci si aspettava qualcosa di più. Certamente i carichi di lavoro degli ultimi giorni hanno imbottito di tossine i muscoli della squadra. Senza dubbio la Feralpisalò è una squadra che di Serie C ha soltanto il campionato di appartenenza, dato che in rosa può vantare giocatori come Caracciolo, Guerra e Pesce, abituati a ben altri palcoscenici. Ma quando non si riesce a battere una squadra inferiore di due categorie, è inevitabile che subentri un po’ di amarezza (pur nella consapevolezza di essere ancora a luglio). Le reti: 11′ p.t. Caracciolo su rigore provocato da Murru; 31′ s.t. Barreto con un tocco ravvicinato.
Primo tempo. La Samp si presenta in campo con questa formazione. Modulo 4-3-1-2. Audero in porta; in difesa Ferrari, Andersen, Colley e Murru; a centrocampo Praet, Capezzi e Jankto; Ramirez trequartista dietro a Caprari e Quagliarella. L’impatto sulla partita della Samp è positivo, nei primi minuti la Samp attacca con il suo consueto e rapido gioco palla a terra. Caprari è pimpante, Jankto nel vivo della manovra. Ma al 10′ Murru commette fallo in area su Parodi: un intervento maldestro punito giustamente con un calcio di rigore che Caracciolo trasforma con un tiro potente e centrale. L’azione della Samp perde di brillantezza, il gioco è lento e prevedibile, Praet fatica ad ingranare. Caprari ha un paio di buone occasioni ma non le concretizza, confermando ancora una volta il suo rapporto complicato con il gol, mentre Ramirez non fornisce imprevedibilità tra le linee. Bene i due centrali Colley e Andersen, tra cui sembra già esserci una buona intesa. Sulla destra Ferrari si limita al compitino, mentre sulla fascia opposta Murru va in difficoltà contro l’avversario diretto e al 30′ gli rifila un calcione che lo costringe a uscire dal campo. Quagliarella non viene mai servito, mentre Capezzi non va al di là di qualche prevedibile passaggio in orizzontale. Audero esce all’intervallo senza neppure una parata a referto, per lui si segnala solo un’ottima uscita con i piedi fuori dall’area.
Secondo tempo. Girandola di cambi nelle due squadre. Giampaolo fa uscire Audero, Colley, Ferrari, Jankto e Quagliarella, dentro Belec, Regini, Sala, Barreto e Stijepovic. Dopo qualche minuto Caprari approfitta di una buona giocata del paraguaiano e tira in porta da posizione defilata, la palla viene respinta sulla linea da un difensore. Poco dopo lo stesso Caprari si fa male, nella Samp non ci sono più attaccanti a disposizione e al suo posto entra il mediano Baumgartner. I blucerchiati pigiano sull’acceleratore, ma gli spazi sono pochi e davanti Ramirez, spostato nel ruolo di centravanti, non riesce comprensibilmente ad incidere. Peeters e Tessiore prendono il posto dei poco brillanti Capezzi e Praet, il giovane belga si fa apprezzare per la qualità delle sue giocate ed ecco che al 31′, dopo un clamoroso errore sottoporta, Barreto si fa perdonare e pareggia con un tocco ravvicinato su assist di Leverbe (appena entrato al posto dell’infortunato Regini). Pareggio meritato, dal momento che la Feralpisalò ha giocato tutta la ripresa in 11 dietro alla linea della palla. Nell’ultimo quarto d’ora il gioco blucerchiato, complice anche il grande caldo, perde di brio. Ancora un cambio nelle fila della Samp, Rolando prende il posto del poco convincente Murru. Finisce 1-1.
Tabellino e pagelle. Audero 6 (1′ s.t. Belec s.v.); Ferrari 6 (1′ s.t. Sala 6), Andersen 6,5, Colley 6,5 (1′ s.t. Regini 6, 28′ s.t. Leverbe 6,5), Murru 5 (34′ s.t. Rolando s.v.); Praet 5,5 (22′ s.t. Tessiore 6), Capezzi 5,5 (22′ s.t. Peeters 6,5), Jankto 6 (1′ s.t. Barreto 6,5); Ramírez 5,5; Quagliarella 6 (1′ s.t. Stijepovic 6), Caprari 6 (10′ s.t. Baumgartner 6). Note particolari: Colley pericoloso in una circostanza sugli sviluppi di un calcio d’angolo, potrebbe diventare una risorsa sulle palle inattive.