Momento di svolta per il mondiale italiano. O mandiamo l’Uruguay a casa, oppure è il fallimento pieno di Prandelli.
E arriviamo con l’acqua alla gola. Tanto che Prandelli si affida all’antipatico blocco juventino, più rodato, e manda a farsi benedire i moduli che aveva provato sin qui.
E’ bastata la figura da cioccolatai con la Costa Rica (che ci ha fatto a polpette), per portarci all’ultima spiaggia di oggi pomeriggio, ore 18.
Agli azzurri basta un pareggio, ma l’Uruguay è squadra temibile, ora che ha ritrovato anche il piccolo Suarez, un campioncino che vede la porta grande come un condominio.
O passaggio o fallimento. Dentro il trio juventino, il trio gobbo in difesa Bonucci-Chielini-Barzagli, e passaggio al 3-5-2.
Anche il centrocampo vede gli juventini Pirlo e Marchisio, affiancati da Verratti.
Poi serviranno due esterni che facciano tutta la fascia. Quindi: Candreva è stato rinnegato, si va verso un duo di esterni che fa un po’ rabbrividire: De Sciglio e Darmian. Quantità e polmoni, ma qualità piuttosto bassa. Speriamo bene.
In attacco, a fianco di Balo, che sta per sperperare l’ennesima occasione della sua carriera, ecco il giocatore che è stato dipinta dalla nostra stampa ecumenica come il nuovo Salvatore della Patria, il Giuseppe Garibaldi del 2014: Ciro Immobile.
Su di lui, nelle ultime 24 ore, sono state riposte tutte le speranze dell’Italia: follia pura.
Gli annali azzurri dicono che il 3-5-2 non si vedeva dai tempi della Confederation Cup del 2013, persa contro la Spagna.
Squadra rivoltata come un calzino da Prandelli.
Ma d’altronde il modulo sin qui proposto ha toppato: due terzini in difesa da dimenticare: soprattutto Chiellini, gobbo di nome e di fatto, con piedi a ferro da stiro che sparacchiano passaggi in tribuna ( a tal proposito saremo di parte, ma ci sembra molto più forte l’accoppiata di terzini blucerchiati De Silvestri e Regini di quelli visti nell’Italia), e Balotelli solo come un cane ciondolante in attacco. Prandelli doveva per forza cambiare.
Il modulo di oggi, con De Sciglio e Darmian, sembra dunque più votato ad un prudente 5-3-2.
Prandelli non disdegna un pareggio, dopo si vedrà.
2 commenti
difatti a casa…potevamo giocare con il 5-5-5 che la fine nostra era questa…nazionale troppo scarsa…giusto così!
Nazionale di infimo livello, bene a casa tutti!