Giocatori di classe in campo, un furibondo tridente nero. E carisma serbo in panchina. Sinisa si è pronunciato a fine gara: “L’importante è che tutti siano motivati, ma a quello ci penso io”.
In attesa dell’ulteriore crescita di Luis Muriel, il secondo tempo di ieri ha messo sotto i riflettori il nostro potenziale d’attacco.
Colantuono, ancora frastornato dal tridente all blacks ha infine dichiarato: “La Sampdoria davanti è davvero troppo forte, va riconosciuto”.
Senza lasciarsi andare a facili entusiasmi, va detto che nella gara di ieri abbiamo assistito ad una Samp che non si vedeva da tempo.
Non brillantissima nella manovra: minor organizzazione di gioco rispetto a quella macchina perfetta che era la squadra nei primi mesi di campionato. Ma è stata una Samp capace di battagliare a centrocampo e di affidarsi all’estro dei singoli che hanno risolto la partita: individualità che fanno la differenza.
Muriel e Samuel su tutti. E non dimentichiamoci di Correa. Il ragazzo deve crescere ancora molto, ma nell’azione della seconda rete ha cambiato il passo e ha dato quella superiorità numerica che ci ha portato al gol decisivo.
E allora continuiamo su questa strada.
“Quando Eto’o e Muriel saranno in condizione ci divertiremo ancora”. Così ha detto Mihajlovic, facendo capire che gli scenari futuri dovranno incastrare in attacco le nostre frecce colored.
A proposito di scenari futuri: si va verso un insolita abbondanza nel reparto offensivo. Un abbondanza pantagruelica a cui non siamo abituati:
“Ho quattro attaccanti per tre posti, vediamo come si allenano, come stanno gli avversari e poi facciamo le scelte. – così ha commentato Mihajlovic. “Col rientro di Eder avrò un bel dilemma, perché davanti dobbiamo mettere qualità. Se vogliono giocare tutti là davanti qualcuno però si deve sacrificare. Eto’ò potrà migliorare la sua condizione fisica? Non credo possa incrementarla più di tanto, mentre Muriel deve crescere. Quando avrò lui e Eder in forma, Eto’o potrà fare la punta centrale”.
E’ quello che ci aspettiamo: Muriel-Eder-Eto’o. E chi s’è visto s’è visto
1 commento
Che onore avere un intervento di Riccardo Cocciante sul blog! Peccato per il contenuto…