Doveva essere davvero esaurito, Edoardo Garrone, quando ha lasciato la Sampdoria con mossa fulminea e inaspetatta. Doveva essere sull’orlo di una crisi di nervi.
Ce lo vediamo tornare a casa, dopo la conferenza show di Ferrero, e stappare una Magnum di champagne, bere a canna in mutande e innaffiare i suoi famigliari tra coriandoli, trombette e trenini.
“Belin, in questi anni tanti dolori e un paio di gioie”, così il nostro ex presidente salutò la Sampdoria.
Come abbiamo ribadito, siamo grati alla famiglia Garrone per aver permesso alla Sampdoria di sopravvivere in tempi bui. La ringraziamo anche per averci fatto vivere alcune stagioni felici. Ma dopo l’addio di Duccio abbiamo assistito a un’evidente disaffezione di Garrone Edoardo per i nostri colori.
Per fare il presidente controvoglia, allora forse è stato meglio abdicare per una figura meno facoltosa, piuttosto casinara, ma per lo meno entusiasta.
Noi ci facciamo il segno della croce, sgraniamo i rosari vespertini e speriamo che tutto vada per il meglio.
L’ultimo saluto di Edoardo è stato togliere il nome del Trofeo intitolato alla memoria di suo padre (che abbiamo pure vinto, e quindi è nel nostro palmares).
Cazzo vuol dire? Riccardo è stata comunque una figura storica, importante per la Sampdoria.
Ci ha permesso di non fallire, ci ha fatto accedere alla Champion’s e ha dato un’iniezione di lustro e di classe ad un mondo, quello calcistico, ingolfato da pirati, da mariuoli di prima grandezza, da truffatori di professione.
Molti tifosi sono affezionati alla figura di Duccio.
Ma, tant’è, meglio evitare scocciature.
Trofeo Garrone voleva dire recarsi ancora allo stadio: portare coppa e medaglie, premiare il vincitore.
Voleva dire avere ancora un legame e un contatto con la Samp. Troppo difficile, Edo. Troppo faticoso.
Ti salutiamo, Edoardo. Goditi il tuo patrimonio.
Quando vorrai tornare allo stadio, per salutare quella che dicevi essere la tua squadra del cuore, facci un fischio.
9 commenti
Anche questa volta il sig. edoardo ha dimostrato tutta la sua sampdorianità, complimenti, pur di non aver più nessun tipo di rapporto con il mondo blucerchiato, ha pensato bene, di non far più intitolare il trofeo in onore di Duccio, ti sei dimostrato x l’ennesima volta quello che in realtà sei sempre stato: 1 GENOANO, come tutti i tuoi parenti infiltrati…x quanto mi riguarda, mai ti avevo sopportato, ben felice della tua dipartita dalla ns. amata Sampdoria, non mi mancherai x nulla.
Probabilmente il nuovo presidente ci farà fallire, ma in poco più di un mese, ha trasmesso più entusiasmo lui che Lei sig. Edoardo, in 4 anni….., ADDIO!!!!!!!!!!!!!!
Ma se non vieni è meglio!
Pare che ora lo si voglia dedicare a Boskov o a uno sponsor…
E. Garrone ha fatto e mantenuto tutte le promesse, ad ogni… costo: subito promozione in A, salvezza, consolidamento in A. Nella Sampdoria Holding, che era a capo della Samp, c’erano i Garrone, i Mondini, doriani, gente a cui del calcio frega nulla, genoani, ma avevano tutti una cosa in comune: ogni anno mettevano mano al proprio portafogli per ripianare i conti della Samp. Se Ferrero può operare subito, senza periodi o anni di “transizione”, è grazie a chi gli ha lasciato la società in condizioni ottime (benchè col cronico problema della riduzione dei costi di gestione, dichiarato in conferenza da Garrone stesso mentre avevano tutti i giornalisti ascoltavano l’ipod, a cui il buon Ferrero si sta dedicando in modo piuttosto deciso ma temo necessario).
Ringrazio Edoardo per tutto quanto ha fatto e, se il 12/06 s’è aperto una bottiglia di champagne, lo capisco perfettamente…
Dopo Cavasin questo impresentabile: grazie eredi Garrone.
Giacomo
Degli ultimi dodici anni ti ricordi solo di Cavasin?
Mi spiace, per te.
M ricordero’ sempre l’anno della Champions, marzo 2010 se non erro, ero sceso a Genova (io che sono di Milano) per esercitare la prelazione del derby, ero in coda al SampdoriaPoint e per ingannare l’attesa facevo quattro chiacchiere con altri tifosi in coda, uno mi disse: “belin, adesso Riccardo vuole passare il testimone al figlio (che allora personalmente non avevo mai visto ne’ sentito nominare), belin e’ un vero tifoso , da gradinata, e’ pieno di palanche e a differenza del padre non e’ un braccino……nei prossimi anni torneremo come ai tempi di Mantovani”
Di li’ a poco avremmo visto che razza di risma di tifoso fosse, la novita’ e’ che con la conferenza stampa di addio e con quest’ultima news si e’ dimostrato anche un pover uomo
Sinceramente meglio così! Quando hai tolto il disturbo tutti i veri Sampdoriani hanno gioito…perchè non sono i soldi non spesi che uno ti recrimina ma bensì il fatto che ci hai tolto ogni tipo di emozione, appiattendoci piano piano con operazioni di mercato a dir poco sconclusionate e povere di contenuto tecnico. Dispiace per quest’ultimo antipatico gesto verso i nostri colori…personalmente spero che le nostre strade non si incrocino MAI PIù! Ferrero non sarà un signore ma almeno vive e respira. Addio.
Sarà Trofeo Boskov, giusto cosi…