VIVIANO 6,5: Quasi inoperoso; gigione come Marco Columbro ai tempi del gioco dei nove, l’unico impegno realmente significativo non lo coglie impreparato: al 27′ riesce a respingere con prontezza e senso della posizione una potente conclusione di Gobbi. Secondo tempo assolutamente tranquillo. Ordinaria amministrazione. IL SENSO DI VIVIANO PER IL NULLA.
DE SILVESTRI 6: Col Parma non ha molte occasioni per stantuffare e spruzzare il suo germe vitale sulla fascia. Lavoro di copertura a protezione del centrocampo. Meno hard del solito, possente ma con destrezza, non perde l’occasione di provare l’affondo quando c’è la possibilità. LA’ DOVE C’E’ UN PERTUGIO.
ROMAGNOLI 6,5: Sostituisce un Gastaldello sempre più vicino all’addio. Ma non c’è spazio per gocce lacrimali, solo per orgoglio e gratitudine. Detto ciò, non fa rimpiangere il potente capitano: innegabili capacità tecniche, senso della posizione, concentrazione costante e capacità di anticipare le mosse dell’avversario con intelligenza. Nello specifico, nonostante qualche sofferenza iniziale riesce a sventare la minaccia rappresentata dal veloce maghreb Bidaoui e, nella ripresa, prova perfino qualche inserimento in avanti (vedi il passaggio per Eder piazzato al limite dell’area al 4′ della ripresa). Respinge prontamente uno spiovente di “succede solo da” Mc Donald’s Mariga al 25′ della ripresa. Con gente come lui, Sinisa è più tranquillo. UNO COME NOI.
SILVESTRE 6,5: Stesso discorso di Romagnoli, con la differenza che l’argentino si conferma una garanzia nel gioco aereo. Buona la sintonia col cinesino, Argentina fa rima con Cina, anche se bisogna dire che il Parma non è sembrato particolarmente propositivo, nemmeno con Cassano. UGOLA D’ORO: CON LE SUE GRIDA REGISTRA LA DIFESA. E LA BARCA VA.
REGINI 6: Il redivivo Ruspa Rispoli, faccia da cummer nonchè ex galvanizzato dalla vista dei nostri colori, lo fa soffrire parecchio, ma Vasco non demorde respingendo gli assalti. In fase offensiva si fa notare per alcune buone discese. Non va al massimo, ma è in crescita rispetto alle ultime affannose prestazioni. UNA COCA COLA PER FAVORE.
OBIANG 6,5: L’Amour intraprendente. THE POWA’ OF LOVE. Parte a razzo, generoso come sempre, ultimamente, con un assist e un tiro nei primi dieci minuti (respinto dall’ex Andrea Costa). Ferisce ed incassa, sgraffigna palloni a ripetizione grattando e muggendo, vecchia vacca sacra della mediana. Inevitabile il leggero calo nel finale, dovuto a comprensibile stanchezza, ma è ormai una garanzia. Si fa ammonire per bloccare il veloce Bidaoui, reo di aver intercettato un passaggio di Eder indirizzato a lui. COLPEVOLE SI’, MA DI TROPPO AMORE.
(KRSTICIC n.g.): Una decina di minuti per mantenere le posizioni a centrocampo, condita da un tiraccio sparato in curva (verso i nostri tifosi). IL PAPA’ CHE TUTTI VORREMMO.
PALOMBO 6,5: Prestazione senza sbavature per colui che, con molte probabilità, tornerà nostro primo capitano. RESPECT FOR THE ANCIENTS. Formidabile diga a protezione della difesa, bravo a spezzare le iniziative dei padroni di casa. Meno convincente, come al solito, in impostazione. Ma va bene così. ANCIENTS BODY ROCK PARTY. LA RIVINCITA DEGLI ANZIANI.
DUNCAN 7,5: Ennesimo giocatore di talento valorizzato e motivato da Sinisa. Azzecca la partita perfetta, centrocampista di raccordo con licenza di attaccare. A metà primo tempo conclude di sinistro dopo una finta col destro, ma Mirante gli nega la gioia (meritata) del gol. Alimenta le azioni offensive blucerchiate e non concede palloni; in più propizia il 2-0 con un lancio dal fondo per Bergessio. Rizzo ci perdoni, ma in questo momento il sierraleonese è fondamentale come una bella cummata a conclusione di un video hard. NASTY NIGGA’.
SORIANO 7: In netta crescita; se con l’Empoli sembrava talvolta svagato, a Parma torna spavaldo, puntuale e propositivo. Schierato dietro le punte, dopo una fase di rodaggio iniziale si rende progressivamente più pericoloso, soprattutto da quando propizia la rete del vantaggio lanciando Eder in area. Il raddoppio, poi, è l’apoteosi: coglie al volo la ribattuta del palo di Bergessio, ulteriore dimostrazione di prontezza. SPAVALDO E BRILLANTE.
EDER 7: Fino a quando resta in campo è inesauribile. Pericoloso ed estremamente lesto negli inserimenti fin dai primi minuti, i compagni possono contare su di lui, capace di correre a mille per cogliere palloni preziosi. Vicino alla rete prima dell’intervallo (destro a lato di pochissimo), si procura diversi falli provocando anche le ammonizioni di Paletta e Lucarelli. Suo l’assist per il vantaggio di Bergessio, costringe infine Mirante alla parata in due tempi su punizione. UN BELV-EDER!
(OKAKA 6: Si fa notare per un assist a Bergessio (che l’argentino non riesce a sfruttare appieno) e per un tasso di chiappottate superiore alla media recente. Sembra in ripresa. CHISSA COSA RISERVERA’ IL DESTINO!)
BERGESSIO 6,5: Riesce finalmente a rompere l’incantesimo trovando la via della rete. Sinisa gli dà fiducia ancora una volta: dal punto di vista dell’impegno assolutamente nulla da dire. E’ un diesel Fiat: avvio in ombra per poi crescere progressivamente. Nella ripresa, oltre ad andare a segno su assist di Eder, centra un palo (poi ribattuto in rete da Soriano) e dispensa colpi di toro. Il primo gol ha sbloccato Eder, accadrà anche con lui? MACELLOMAN, UN TORO RITROVATO!
(DJORDJEVIC n.g.: Esordio in campionato per il promettente montenegrino della Primavera di Chiesa. Una passerella di pochi minuti per far capire che anche lui è pronto per la pugna).
SINISA 9: Lo scultore dovrebbe essere chiamato per lui. Girone d’andata da incorniciare, al di là delle migliori aspettative: appena 2 sconfitte in 19 gare, una sola partita completamente sbagliata dal punto di vista dell’approccio mentale (contro la Lazio) e una sensazione di solidità e carattere che non si vedeva da tempo (nonché di intercambiabilità tra i vari interpreti: in mancanza di un giocatore, il sostituto si è quasi sempre dimostrato all’altezza della situazione). Nel caso di Parma, partita gestita in modo esemplare: fuori capitan Gastaldello distratto dalle sirene felsinee, dentro il virgulto Romagnoli; Duncan sempre meglio, Bergessio (in crescita) confermato al posto di Okaka. Funziona Soriano dietro le punte, bene Viviano (meno spettacolare di Romero ma più continuo). Stavolta concentrazione costante dall’inizio alla fine, senza cali vistosi. IL REGISTA DI UN FILM DA OSCAR CHIAMATO SAMPDORIA. E ADESSO VOGLIAMO VEDERE GLI UNICORNI NEL CIELO DI SAMPDORIA! PERCHE’ ALLA MAGIA NON C’E LIMITE!