Il gol liberatorio di Zukanovic sancisce una Samp in netta ripresa, con la testa totalmente in campo. Non quella squadra in bermuda e canotto in pieno stile balneare alla quale ci aveva abituato il predecessore di Montella.
Viviano lancia una frecciata a Walter, dicendo che senza intensità nel nostro campionato non si va da nessuna parte. Al limite si può andare a Dubai, come in effetti è avvenuto.
Altre dichiarazioni interessanti della serata sono state quelle di Montella, che ha ribadito che, sulla carta, con Correa, Eder, Soriano, Cassano, Muriel e Fernando pensava di poter sviluppare il suo gioco. Ma che in seguito ha dovuto ricredersi e calarsi più che altro nei panni dello strizza cervelli, per recuperare la parte mentale (oltreché atletica) di una squadra andata completamente allo sbando.
Ieri abbiamo visto una Sampdoria finalmente compatta, concentrata sulla partita, complice anche un avversario sulle ginocchia.
Per la Lazio arriveranno in settimana altre sane carriole di letame a Formello, ma questi sono affari loro.
Nei commenti al post gara non si può che sottolineare la qualità molto bassa del match di ieri, uno spettacolo certamente insufficiente per la serie A.
Ma è anche vero che ogni partita fa storia a sé, e per noi era troppo importante muovere la classifica, a costo di giocare così abbottonati. Era indispensabile dare un segnale di ripresa dopo un mese e mezzo vissuto da carcasse deambulanti, con prestazioni a caffè e limone, ossia di vomito assicurato.
L’1-1 è più che giusto, firmato da una prodezza estemporanea di Matri e un gol fortunoso, ma voluto da Zukanovic. E poi mosse quasi perfette di Montella, che ha sfruttato al meglio i suoi giocatori (Cassano e Muriel compresi), dovendo sopperire alle pesantissime assenze dell’ultimo minuto di Eder e Silvestre.
Stupiscono così le insufficienze che alcuni commentatori danno a giocatori come Vasco Regini (che visti i precedenti è stato più che dignitoso), Soriano, che ha fatto una partita di sacrifici, e Cassano, praticamente isolato in avanti a pressare su Biglia, senza mezzo compagno a fianco, in una posizione totalmente sacrificale. Sicuramente Montella avrà apprezzato la prova di Antonio. La Gazzetta gli ha dato “5”. Ebbene, quel 5 la Gazzetta se lo può mettere nel culo.
Montella ha inoltre detto che Muriel è molto più utile a partita in corso. In effetti i risultati si sono visti, il colombiano è stato a suo modo decisivo: fumoso, spettacolare, evanescente e infine decisivo, conquistando la punizione che ha portato al pareggio.
Lo spirito giusto è quello visto ieri, ora dobbiamo dare continuità ai risultati e le due gare ravvicinate in Coppa e campionato saranno ugualmente importanti.
Montella si è messo in discussione, abiurando temporaneamente la sua filosofia di gioco propositivo e cercando di tenera a galla la nave, in attesa di gennaio.
Da Roma torniamo con un punto fondamentale e il merito è del nostro capitano Vincenzo, che sta raddrizzando la rotta, rimettendo insieme i cocci di un insieme che stava andando in frantumi.
6 commenti
la cosa che mi ha fatto ben sperare e che mi da fiducia è stato vedere le facce contente dei due ‘senatori'(eder-silvestre) in tribuna al fischio finale oltre che l’abbraccio della squadra in campo. questo vuol dire che il gruppo è unito (e non è cosa da poco),ora speriamo di crescere ancora perchè obiettivamente diciamo la verita’ siamo ancora poca roba…..
E’ stata data una impronta tattica funzionale e corrente al risultato che si voleva ottenere. Cinque centrocampisti davanti alla difesa. Una attaccante che gioca di sponda per l’inserimento dei centrocampisti nelle fasi offensive.
Dopo Torino-Samp Zenga dichiaró di aver voluto chiaramente fare contenimento, alias catenaccio, nel primo tempo (non superammo il centrocampo), ma io non ricordo una formazione e una tattica funzionale a quell’intento, ma solo funzionale a una figuraccia.
E in giro ci dicono ancora perché lo avete cacciato!
Ma meno male!
Tatticamente al confronto Montella ieri sembrava il cern.
Montella ha probabilmente capito, con 1/2 partite di ritardo, che questa squadra al momento ( ma forse in generale…) non può applicare il suo credo calcistico e quindi, da persona umile e intelligente qual è sta pensando a “ricostruirla” tatticamente cercando per prima cosa di dare solidità alla difesa, sono davvero curioso di vedere a gennaio come ci muoveremo sul mercato, se si cercherà di prendere giocatori per il gioco di Vincenzino o solo dei…rinforzi in generale con un occhio solo ed esclusivamente al presente…
Visto che , storicamente, il mercato di Gennaio offre poco ( è pur sempre un mercato di riparazione ) forse avrebbe più senso cercare qualche innesto funzionale al presente per poi ” rifondare ” , sotto la guida di Vincenzino , in estate e contare sulla preparazione per applicare le fisolofie del mister
Condivido al 100%!
Ma di quale cazzo di crescita state parlando! Riguardatevi la gara!
Con Chiesa si faceva sicuramente meglio, peggio e’ impossible! Comunque il problema 1 e’ la viperetta.