Dopo la sconfitta di Bologna affrontiamo in casa la Lazio, protagonista di un ottimo campionato e che sta conermando gli strepitosi risultati dell’anno scorso.
In settimana ci siamo sbarazzati del Pescara di Zeman giocando con le seconde linee ed i giocatori che hanno visto meno il campo. Giampaolo si conferma grande allenatore, capace di trasmettere i suoi principi e le sue idee a tutti gli elementi a disposizione, tanto che le seconde linee rispecchiano la prestazione dei titolari dominando la gara e facendo vedere la consueta impronta di calcio.
Confermato il modulo, recuperiamo Praet rispetto a Bologna. Il mister conferma Murru al posto di Strinic.
4-3-1-2 con Viviano in porta, difesa con Bereszynski a destra, Ferrari e Silvestre centrali e Murru a sinistra. Nel centrocampo a 3 Torreira mediano davanti alla difesa, Barreto mezzala destra e Praet mezzala sinistra. Ramirez trequartista dietro a Zapata e Quagliarella.
In fase di possesso il mister chiede miglioramenti nella velocità del palleggio e nel possesso. Affrontiamo una squadra che tiene spesso il pallone ed ha molta qualità quando crea con un’alta percentuale realizzativa. Per vincere serve una prestazione come quella offerta contro la Juventus, eccezionale per qualità e cattiveria.
Vista anche la pressione alta della Lazio ed il suo centrocampo a 5 cerchiamo la ricerca immediata della verticale anche con dei cambi di gioco. Ma sopratutto cerchiamo le punte con l’inserimento del trequartista e delle mezzali.
Forse abusiamo dei lanci lunghi, ben 37, per superare la linea del centrocampo e dell’attacco laziale cercando la seconda palla e ripartendo centralmente con i nostri attaccanti aiutati dal trequartista. Mettiamo in mostra però un possesso palla ragionato già dalla costruzione bassa.
La Lazio si chiude bene e cerca di fermare la nostra fonte di gioco centrale con Luis Alberto a schermare da davanti Torreira ed in seconda battuta co Milinkovic Savic che si alza aggressivo. Il mister per cercare di liberare Torreira richiede la rotazione dei centrocampisti sopratutto con Praet elemento tecnicamente in grado anche di saltare l’uomo in pressione.
Diamo continuità alle idee e ai principi di gioco di mister Giampaolo che chiede di costruire da dietro con i due difensori centrali, di portare palla per muovere i centrocampisti e Immobile che cercano di direzionare il nostro gioco sugli esterni.
Le mezzali cercano posizione tra le loro linee di attacco e di centrocampo e lavorano sia in profondità che in ampiezza.
Una volta sugli esterni proviamo anche ad allargare la mezzala, che viene seguita dalla mezzala laziale per lasciare libero lo spazio di verticalizzare con il terzino sulla punta o sul trequartista.
Un altra soluzione tattica che il mister escogita è tenere i due attaccanti abbastanza larghi da allargare i loro tre difensori per permettere l’inserimento delle mezzali e del trequartista anche su lancio lungo dalle retrovie.
Proviamo a cercare anche delle combinazioni centrali veloci a uno due tocchi e sempre palla a terra, cercando di servire le punte sul movimento. L’ampiezza la cerchiamo con la spinta continua dei nostri terzini, il mister li posiziona molto alti e larghi.
In fase di non possesso grande pressione sul possesso e sulla costruzione dal basso della Lazio portata dai nostri due attaccanti e dal trequartista tanto che anche loro si trovano costretti a ricorrere alla soluzione verticale del lancio lungo ,ben 27. Idea giusta sapendo che Inzaghi allarga i terzini e gli richiede spesso di iniziare l’azione: se una punta riuscisse a recuperare il pallone in pressione si troverebbe l’area spalancata verso la porta avversaria.
Cerchiamo di rimanere corti e stretti nonostante la manovra ed il possesso laziale. Le nostre uscite sono le seguenti: le mezzali escono sugli esterni di centrocampo, con conseguente scivolamento di Torreira in copertura sulla mezzala e scivolamento della mezzala opposta centrale dando sempre un occhio alla mezzala laziale. I terzini vengono presi dai nostri attaccanti centrali, mentre il trequartista si occupa del centrocampista centrale.
Quando vogliamo essere aggressivi e prenderli alti alziamo i nostri terzini sugli esterni e le mezzali attaccano i terzini laziali, la Lazio lo sa e su questa uscita richiede alla mezzala di parte di attaccare lo spazio dietro al terzino.
Se Ramirez attacca De vrij Torreira si alza su Leiva.
Dove pressiamo creiamo tanta densità per provare a non permettere alla Lazio di ricorrere ad un’arma che può dar fastidio al nostro sistema: il cambio gioco.
La linea difensiva la teniamo molto alta e questo richiede la copertura dell’ottimo Torreira. La nostra difesa è molto attenta agli scivolamenti e agli inserimenti spesso puntuali e letali delle mezzali che cercano di assorbire stringendo i terzini.
Molta attenzione anche al trequartista Luis Alberto bravo ad inserirsi nello spazio lasciato libero da Immobile.
La Lazio si presenta con il suo consueto 3-5-1-1, Strakosha in porta, difesa a 3 con Bastos terzino destro, De Vriji centrale e Radu terzino sinistro. Centrocampo a 5 con Leiva davanti alla difesa, Parolo mezzala destra, Milinkovic Savic mezzala sinistra, Marusic esterno destro e Lulic esterno sinistro, Luis Alberto dietro ad Immobile.
La fase di possesso della Lazio prevede un calcio propositivo, ragionato e molto tecnico, caratterizzato da un possesso palla avvolgente e da verticalizzazioni improvvise con i centrocampisti e gli esterni bravissimi negli inserimenti da dietro spesso con il tempo giusto e spesso tecnicamente letali. Si “buttano” tutti alle spalle dei due attaccanti di movimento e portano 7-8 giocatori in azione offensiva.
Costruzione a partire dai terzini, mezzali che lavorano sia in ampiezza che in profondità ed esterni di centrocampo che spingono molto. La Lazio prova a ricercare la superiorità numerica a centrocampo, sopratutto sugli esterni: ben 42 gli attacchi sulle corsie.
Ricercano il cambio gioco per trovare la superiorità numerica con mezzala ed esterno opposto. Avendo densità centrale ed in zona palla facciamo fatica a scivolare e prendere con i tempi giusti l’esterno opposto.
Palla a terra e gioco veloce e aggressivo che rimane bloccato per lunghi tratti solo grazie alla nostra strategia difensiva, alla nostra corsa e alla nostra determinazione.
Fase di non possesso della Lazio di Inzaghi porta molti uomini in copertura.
Ci lasciano giocare tra i due centrali con Immobile che battezza il portatore e Luis Alberto che scherma Torreira, mentre Milinkovic Savic va diretto sul nostro play in marcatura. Parolo e Leiva controllano le nostre mezzali e rischiano dietro in un 3 contro 3 dove però De Vriji si alza spesso direttamente su Ramirez.
La Lazio prova a direzionare le giocate sull’esterno.
Sono molto aggressivi nella loro metacampo.
Le uscite sono ben organizzate, curano molto la transizione e sono pronti per sviluppare sia la ripartenza sia il possesso palla sopratutto con il cambio gioco sull’esterno opposto e sui tagli degli attaccanti.
Fin dalle prime battute la Lazio muove tanto la palla da una corsia all’altra, anche se le squadre sono raccolte in pochi metri e fanno fatica a sviluppare gioco.
Al 6′ minuto in virtù della pressione laziale su una rotazione dei centrocampisti per liberare il nostro play, Praet lavora in scarico su Silvestre che riesce a servire Torreira smarcato. Verticalizzazione immediata sul nostro 3/4 Ramirez che pressato in maniera errata da De Vriji ha lo spazio di giocare in avanti su Quagliarella che si gira e serve l’inserimento in taglio centrale di Zapata. Ottima la chiusura in diagonale di Radu.
All’8′ minuto di gioco Murru servito da Torreira ricerca immediatamete Zapata che fa sponda su Quagliarella bravissimo a sua volta a servire sulla corsa Barreto, inserimento della mezzala opposta lato palla, tiro a girare poco fuori.
Al 14′ minuto si distende la Lazio con un bel possesso veloce, Parolo sull’esterno destro, cambio gioco a sinistra per Lulic che crossa sul secondo palo dove si inserisce Parolo che di testa la mette fuori.
Al 16′ minuto, sugli sviluppi di un corner, tiro a girare da fuori di Immobile.
Al 18′ minuto 8-9 passaggi in possesso e nuovamente il terzino – in questo caso Bereszinsky – con un cambio gioco serve Zapata, sul quale stringe in diagonale Marusic lasciando libero lo spazio dietro di sé. Il colombiano fa sponda per l’inserimento di Ramirez che si allunga il pallone nello spazio lasciato libero dall’esterno laziale in area ma conclude sul primo palo dove il portiere della Lazio para senza difficoltà.
Al 19′ minuto ancora un’occasione: un tiro da fuori di Praet, che recupera una respinta su una punizione salta l’uomo e tira a girare sul palo opposto.
Ottimi i primi minuti della Sampdoria sulla Lazio, prendendoli con aggressività non riescono a sviluppare gioco.
Al 21′ minuto bella azione laziale, Parolo non riesce a verticalizzare a destra su Luis Alberto e serve largo Marusic che intelligentemente tocca di prima dentro al campo per Luis Alberto che a sua volta di prima lo serve nello spazio dietro a Murru. Cross di prima intenzione, rasoterra a rimorchio sul dischetto: tiro dello stesso Luis Alberto rasoterra sul palo opposto, e palla fuori di poco…
Al 23′ minuto ancora un tiro da fuori di Ramirez, che dopo aver saltato due uomini da destra si accentra e calcia a girare ma il pallone finisce di poco fuori.
Al 28′ minuto risponde con un tiro pericoloso da fuori Radu.
29‘ minuto: palla recuperata in transizione da Barreto che serve Ramirez centrale nello spazio, tre contro tre. Taglio di Zapata servito ma il colombiano si fa raggiungere da Bastos ed arrivato in area temporeggia troppo sul tiro provando a sterzare e viene anticipato..
Peccato, era un’ottima occasione.. Ma l’azione non finisce qui: Murru batte la rimessa per Ramirez che serve Praet, cross sul quale Radu anticipa tutti e serve Milinkovic, veronica a saltare due uomini e lancio lungo. Dove? Per Luis Alberto che si butta nello spazio di Murru rimasto alto per battere la rimessa. Errore della punta laziale che al limite dell’area sterza consentendo a Murru di recuperare tempo e palla…
Al 30′ minuto grandissima azione blucerchiata: possesso con 13 passaggi consecutivi,il terzino polacco serve Ramirez largo a destra che accelera giocando di “prima” sull’inserimento profondo di Barreto. Il paraguaiano scarica sull’inserimento centrale di Ramirez che salta il mediano laziale e serve l’inserimento della mezzala opposta Praet. Giocata sontuosa di prima del Belga a servire il taglio centrale di Zapata che perde il tempo e tira centrale….parato!
Al 34′ minuto grande occasione per la Lazio: corner biancoceleste sul quale entriamo tutti dentro l’area a parte Praet e Quagliarella che rimangono in due sullo scambio dal lato dove si batte il corner.
Difendiamo in 7 dentro l’area di rigore non lasciando nessuno al limite dell’area.
Il pallone viene respinto, lo recupera Immobile che tira rasoterra sul palo opposto, para Vivano che respinge dentro l’area. La palla arriva arriva a Luis Alberto sul lato di battuta del corner, errore da matita rossa di Praet e Quagliarella che lasciano la zona con troppa precipitazione e senza guardare lo svolgimento dell’azione, tiro del brasiliano che supera Viviano ma salva il nostro terzino polacco in diagonale.
Termina un bellissimo primo tempo.
La ripresa inizia subito veloce e aggressiva e con un episodio dubbio su Ferrari dentro l’area della Lazio steso da una manata del portiere laziale in uscita..
Risponde la Lazio al 51′ minuto con un palo di Parolo servito con un bellissimo assist dall’esterno di Marusic. Murru lascia troppo spazio per far passare il pallone che arriva nei piedi del centrocampista laziale: tiro e palla che colpisce il palo interno opposto.
Un goal è nell’aria e siamo noi a segnarlo in una partita equilibrata ma dove meritavamo sicuramente il vantaggio.
Da un corner, al 55′ minuto, Ramirez recupera un pallone. Sviluppiamo l’azione con 8 passaggi, Torreira verticalizza in maniera splendida subito centrale per Quagliarella. Radu si allarga facendosi portare fuori da Barreto, errore di Bastos che si fa scappare l’uomo. In ritardo De Vriji si fa anticipare da Quagliarella che gira abilmente di testa verso il centro dell’aerea per Zapata sul quale chiude in ritardo Marusic non facendo la diagonale difensiva.
Zapata non perdona e segna: 1-0!
Quagliarella 7 goal e 5 assist!!
Al 57′ minuto ottima azione di nuovo in verticale su cambio gioco di Bereszynski per Quagliarella a sinistra che in area al volo serve Barreto. Il paraguaiano arriva in ritardo e sulla seconda palla conquistata sul cross Zapata viene anticipato.
Al 61′ minuto esce Bastos per Patrick.
Al 68′ minuto da una punizione laterale di Ramirez Quagliarella calcia fuori ed un minuto dopo viene sostituito dal polacco. Con il senno del poi e per il lavoro in non possesso di Quagliarella forse era meglio che rimanesse in campo, ma il nostro mister ha deciso cosi’.
La Lazio alza il baricentro e prova a pareggiare aumentando il peso offensivo al 75 minuto.
Fuori Leiva per Caicedo e Lukaku entra per Lulic.
Milinkovic si posiziona play, Luis Alberto si sposta come mezzala molto offensiva a sinistra e Caicedo vicino ad Immobile.
In fase offensiva Luis Alberto si alza quasi come trequartista.
La Sampdoria è costretta invece a sostituire Ramirez colpito da crampi: entra Alvarez.
E dopo 5 minuti all’80’ minuto subiamo il goal del pareggio.
Punizione laterale tra limite dell’area e dischetto, ci posizioniamo uno in barriera, 7 in linea e due davanti alla linea.
Batte Luis Alberto. Murru terzo di linea fa l’errore di seguire l’uomo che passa davanti a lui e molla la zona di competenza dove svetta di testa di Parolo. Zapata da secondo di linea attacca la palla in avanti andando addosso a Torreira, deviazione sfortunata su Ferrari che si gira dalla parte sbagliata. Recupera palla Milinkovic che segna sotto l’incrocio. 1-1, peccato.
All’85’ minuto esce Praet distrutto ed entra Verre.
Ma la beffa arriva al 90′ minuto…
Su un pallone alto troppo morbido Verre’ va su Milinkovic che lo sovrasta fisicamente. Il serbo salta Torreira e punta la linea difensiva che si muove ed esce bene, poi esce in zona Silvestre che lo molla a Ferrari quando arriva nella sua zona al limite dell’area. Murru fa l’erroraccio di fermarsi dietro a Ferrari di un paio di metri, non sale sulla splendida intuizione di Milinkovic savic rasoterra che taglia tutta l’area ed è in posizione regolare. Immobile calcia male su Viviano che va in uscita alla disperata: il nostro portiere è un pò goffo ma sicuramente sfortunato perché il pallone picchia sul suo gomito e finisce nei piedi di Caceido.. che segna il 2-1 beffardo per la Lazio!!
Incredibile!!
Grande partita per corsa, intensità e organizzazione contro un’ottima squadra che gioca un grande calcio.
Una delle poche squadre a cui abbiamo concesso il possesso palla (anche se sviluppato per la maggior parte nella propria metà campo) ed almeno 5 palle goal.
La classifica rimane ottima abbiamo un buon vantaggio sulle inseguitrici ma dobbiamo cambiare trend soprattutto in trasferta: per cullare il sogno europeo serve un cambiamento di mentalità e risultati lontano da Genova.
Bene la crescita di Berszinsky e di Ramirez, da rivedere Murru.