“SECONDO TEMPO SCIALBO. ORA SBRANIAMO IL CHIEVO”

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Partiti per l’Emilia puntando alla vittoria che ci avrebbe lanciato nei piani alti di classifica, torniamo con un punticino utile per raggiungere quota 40, ma che lascia l’amaro in bocca a noi tifosi ed al nostro Lider maximo Sinisa ed il suo staff.

Prestazione del secondo tempo scialba come le ultime trasferte dello scorso anno.

Ci presentiamo in maglia bianca senza sponsor che mette in risalto i colori più belli del mondo e con il nostro nuovo modulo 4-3-3: Viviano in porta, De Silvestri a destra, Gastaldello e Silvestre centrali e Regini al posto di Cacciatore a sinistra. Centrocampo a tre con Palombo davanti alla difesa, Soriano mezzala destra ed Obiang mezzala sinistra. Attacco a tre con Eder a sinistra, Gabbiadini recuperato dall’infortunio a destra ed Okaka centrale: i due attaccanti esterni giocano a piede invertito.

Il Sassuolo risponde con un modulo speculare in fase di possesso con: Consigli in porta, difesa a 4 con Vrsaljko a destra, Antei ed Acerbi centrali e Peluso a sinistra; centrocampo con Magnanelli davanti alla difesa, Brighi mezzala destra e Taider mezzala sinistra; in avanti Zaza punta centrale, Sansone a sinistra e Floro flores destra.

Il nostro gioco, propositivo e con diversi schemi, si basa su un possesso palla con verticalizzazioni e profondità improvvisa sui tagli di Eder e Gabbiadini. Okaka esce fuori dalla marcatura centrale, oppure fa sponda per il taglio “dentro” al campo dei due attaccanti esterni che così facendo arrivano al tiro con il loro piede preferito.

Portiamo sempre 6-7 uomini in zona goal. Un terzino e le due mezzali  svolgono un lavoro importante sia in fase di possesso che in fase di non possesso: si allargano per effettuare i raddoppi sulla spinta dei terzini avversari mentre, quando il nostro attaccante gioca dentro, cercano anche l’inserimento centrale. I nostri due ottimi centrali difensivi (su tutti Silvestre) lavorano con marcature preventive sull’unica punta Zaza.

Questa tipologia di gioco necessita velocità e rapidita’. Ma anche molta concentrazione per i movimenti giusti.

Proprio concentrazione e determinazione sono due qualità che sono mancate alla Sampdoria nella trasferta con il Sassuolo, in questo concordo con il nostro Mister.

Se aggiungiamo che di fronte avevamo un Sassuolo molto chiuso (4-5-1 in fase di non possesso) e pronto a ripartenze veloci, lo 0 a 0 è assicurato: 10 dietro la linea della palla quando siamo in possesso, con Zaza che lavora su Palombo e le punte che rientrano per effettuare i raddoppi sulle nostre mezzali e sui terzini quando spingono.

Non abbiamo tanti sbocchi sopratutto perché siamo molto lenti nel cercare la superiorità numerica.

Proviamo anche con dei lanci lunghi e dei cambio campo ma i pochi pericoli che creiamo nascono grazie ad Okaka che apre spazi su Eder con il movimento descritto prima.

Un’altra situazione in cui siamo sempre pericolosi sono i calci piazzati in cui i continui e diversi schemi ideati dal nostro tattico Emilio De Leo ci fanno diventare una delle squadre più pericolose e prolifiche del campionato. Ma oggi anche questa soluzione è ben controllata dalla difesa del Sassuolo, a parte un episodio al primo minuto in cui forse c’era un rigore su Gabbiadini.

Peccato perché iniziamo bene con un buon ritmo, ma le occasioni più nitide sono del Sassuolo con Viviano costretto ad effettuare due belle parate: ottima la sua prova.

Quando parte l’azione del Sassuolo Palombo si alza su Magnanelli e le nostre mezzali stringono verso il centro. Ma il Sassuolo lavora molto sulle corsie esterne con una spinta continua e pericolosa dei loro terzini.

Il primo tempo scivola via su un buon ritmo e con 2-3 occasioni del Sassuolo (con tiri da fuori) e due occasioni per noi.

SECONDO TEMPO: LA PARTITA SI BLOCCA

Nel secondo tempo noi tutti (compreso il nostro Lider maximo) ci aspettavamo un arrembaggio blucerchiato per strappare i tre punti, anche perché il Sassuolo ha dimostrato di essere ancora indietro atleticamente, e invece la partita si blocca.

Poche idee, ritmo blando e con i neo-entrati a seguito dei cambi che non sfruttano l’occasione e non riescono ad incidere sul match.

Proviamo con Rizzo per Soriano al 21° minuto e Sansone per il claudicante e forse non al top Gabbiadini al 23° minuto. Mentre al 35° minuto Bergessio sostituisce Eder.

Il mister prova dunque a scardinare la difesa del Sassuolo con un 4-3-1-2 con Sansone, a cui viene chiesto di creare superiorità numerica centrale nell’uno contro uno con Magnanelli, dietro le punte centrali Berghessio ed Okaka.

Finiamo con un 0 a 0 che ci porta a meno 35 punti dalla salvezza obiettivo primario: conferma che la squadra ed il gioco ci sono, ma se non accompagnati da un ritmo adeguato, dalla giusta motivazione e da determinazione e concentrazione andiamo in difficoltà.

Ora sbraniamoci il Chievo per presentarci in forma mentale al derby.

Autore

SampGeneration

Il blog della Sampdoria

3 commenti

  1. partire con Marchionni o Fedato al posto Gabbiadini ?
    è meglio partire con un mezzo ‘rango’ che con uno al 100%?
    Mi direte! se ha fatto giocare Rizzo per merito ed abnegazione!
    vuol dire che gli altri non han convinto Sinisa in settimana…
    L’unico neo di Sinisa! secondo me è che aspetta un po’ troppo nel far le sostituzioni!!!!

    • No…ormai Marchionni è centrocampista centrale…Non ha più il passo per fare l’esterno d’attacco!!!concordo sulle sostituzioni…davanti bisognava cambiare prima, anche se poi nel caso specifico di domenica…il rimedio è stato peggiore del problema,eh eh!comunque Sansone gioca bene solo se parte dal primo minuto…da subentrato ha sempre fatto fatica

  2. troppo doria,condivido sia su fedato che per me è un giocatore molto valido sia sulle sostituzioni anche vuja era un pò così.Su marchionni credo che il mister lo veda come vice palombo non come esterno suo vecchio ruolo

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