Samp-Fiorentina è stato un vero miracolo tattico di Sinisa e del suo staff.
Ci aspettavamo una risposta dopo l’ingiusta sconfitta subita mercoledì scorso contro l’Inter, ma le premesse della vigilia non erano delle migliori a causa degli infortuni accusati nel reparto arretrato.
Come hanno affrontato quindi l’emergenza Sinisa ed il suo staff?
La risposta è stata un improvviso cambio modulo e di interpreti.
Dopo un anno con una difesa a 4 come unico baluardo, eccolo passare ad una difesa a 3.
La scelta poteva costituire un rischio, poteva minare le sicurezze e le certezze dei nostri giocatori ma nel mettere in pratica il nuovo modulo siamo stati aiutati dagli interpreti che già avevano coperto quelle posizioni in passato: Regini nell’Empoli, Palombo e Cacciatore nella Sampdoria.
Ci presentiamo a Marassi con Romero in porta; difesa a 3 con Palombo centrale, terzino destro Cacciatore e terzino sinistro Regini; centrocampo a 5: esterno a destra De Silvestri, mezzala destra Rizzo, centrale Obiang, mezzala sinistra Soriano ed esterno sinistro Mesbah. Davanti spazio ai nostri due centravanti Okaka e Bergessio.
La Fiorentina che avrebbe dovuto presentarsi con un 4-3-3 speculare al nostro ha cambiato all’ultimo secondo optando per un gioco a specchio, con un modulo da loro super-collaudato nell’era Montella.
Neto in porta, difesa a 3 con Rodriguez centrale, Savic terzino sinistro e Richards terzino destro. Centrocampo a 5 con Alonso esterno sinistro, Borja Valero mezzala sinistra, Badelj centrale, Aquilani mezzala destra, Cuadrado esterno di destra. Attaccanti: Babacar e Ilicic.
In fase di possesso palla Soriano lavora tra le linee, inserendosi centralmente dietro Okaka e Bergessio.
Ma oggi non puntiamo sul possesso palla o su un gioco manovrato: ci sistemiamo compatti dietro la linea della palla e proviamo a ripartire in profondità con Okaka che lavora negli spazi, mentre Bergessio rimane come centrale.
Spingiamo molto sugli esterni con Mesbah e De Silvestri e puntiamo sugli inserimenti delle mezzali Rizzo e Soriano.
Spesso gli attaccanti invertono le posizioni in fase di ricerca della profondità e le mezzali ruotano spesso la posizione per non dare riferimenti.
In fase di non possesso siamo tutti dietro la linea della palla con gli attaccanti che si dividono il campo: Okaka si occupa del centro destra, Bergessio del centro sinistra.
Non pressiamo i tre difensori centrali, Obiang e Soriano lavorano a turno sul centrale di centrocampo Badelj.
Le nostre mezzali lavorano sui loro centrocampisti ed effettuano il raddoppio sugli esterni, i centrali di difesa scivolano in maniera perfetta su Babacar ed Ilicic e sugli inserimenti di Aquilani e Borja Valero.
Il nostro pressing inizia una volta superato il nostro centrocampo e viene effettuato in maniera molto attenta, studiata ed aggressiva.
LA PARTITA:
La Viola dopo una partenza molto aggressiva ed offensiva prova a fare la partita con un possesso di palla ragionato ma molto lento e di facile lettura. Borja Valero va in pressione su Obiang e gli attaccanti ci pressano anche sull’uscita dal fondo in giropalla con Romero.
Babacar ed Ilicic giocano a piede invertito per un 3-4-3 in fase di possesso. Borja Valero si inserisce spesso tra le linee con Aquilani a rimorchio. A destra spinge il pericoloso Cudrado ben marcato da Mesbah.
Aquilani e Borja Valero provano l’effetto sorpresa invertendosi spesso la posizione ad inizio azione, cercando in più occasioni l’inserimento centrale. Tentano giocate centrali a 2-3 tocchi per il taglio dell’attaccante opposto.
La partita è molto veloce, con un buon ritmo ed intensità, ma il campo molle rallenta e rende difficile il primo controllo. Dopo 10 minuti invertiamo di posizione Rizzo con Soriano e dopo un paio di incursioni della Viola troviamo un goal meritato, soprattutto considerando il rigore non concesso su Okaka al 6′. L’arbitro ne assegna ora uno per procurato danno di Aquilani su Soriano: batte a sorpresa Palombo, goal dell’ 1 a 0 e siamo al 26′.
Ci mette in difficoltà la posizione di Ilicic che si stacca dalla linea offensiva per prendere palla tra le linee, ma controlliamo bene recuperando in maniera rapida la posizione.
Al 31′ fiammata della Fiorentina: su un contatto dubbio Babacar – Palombo, (per me è fallo dell’attaccante!) l’arbitro fischia il penalty e ammonisce Palombo. La giustizia divina ci assiste con Romero che blocca il rigore centrale mal calciato da Rodriguez.
L’episodio ci inietta coraggio ed incominciamo a cercare la via del raddoppio che arriva al 43′ con un’azione a sinistra: ottima la prova del duo Mesbah e Rizzo, quest’ultimo è servito in area, con una finta salta tre difensori della Fiorentina e con un tiro forte e preciso beffa Neto… che goduria!
Segna un sampdoriano di Marassi cresciuto nelle giovanili, che spettacolo!
Un minuto dopo però, ancora presi dall’euforia, la Fiorentina accorcia le distanze su calcio d’angolo con Savic che salta più in alto dentro l’area di rigore, lasciato troppo solo.
Iniziamo il secondo tempo difendendoci dalle incursioni rabbiose della Fiorentina. I Viola ci creano un pò di problemi nello scivolamento difensivo sulla posizione di Borja Valero ed Ilicic.
Proviamo a ripartire ma non siamo brillanti e le poche occasioni che capitano a Okaka lo trovano stremato al tiro.
Al 57′ entra Pizzarro per Badelj e la Fiorentina sposta il baricentro in avanti: su di lui incomincia a lavorare Soriano.
Al 64′ ecco due cambi fondamentali:
Eder entra per Bergessio e viene messo in marcatura su Pizzarro, una scelta tattica perfetta. La Fiorentina passa intanto ad un 4-3-3 con l’inserimento di Pasqual per Richards.
5 minuti dopo entra Gomez per Cuadrado, Savic terzino destro, centrali Rodriguez ed Alonso, Pasqual a sinistra, Pizzarro centrocampista centrale Aquilani mezzo destro e Borja Valero mezzala sinistra. Gomez punta centale, mentre Ilicic si piazza largo a destra e Babacar parte da sinistra. La Fiorentina le prova tutte ma, escludendo qualche calcio piazzato e qualche cross, non riesce ad impienserire Romero.
Noi sostituiamo Rizzo con Kristicic al 70′ e continuiamo a difenderci in maniera attenta, concentrata ed aggressiva, non molliamo un centimetro.
Al 77′ minuto arriva il goal-capolavoro di Eder: tanto merito suo quanto della mossa tattica che lo ha messo in pressione individuale sul lento Pizzarro.
Sinisa sa che la ripartenza veloce di Eder su palla recuperata centrale potrebbe essere letale per la Fiorentina e infatti è quel che succede: Pizzarro perde palla sul centro sinistra in un possesso palla viola assai lento e confuso, parte in volata Eder, solo contro tre difensori, e segna un goal alla Weah! 3 a 1 ed è uno spettacolo!!!!
La partita termina con gli ultimi 15 minuti di lotta su ogni pallone, siamo caparbi e duri a morire e al fischio finale abbiamo altri tre punti messi in saccoccia.
In soli 2 giorni di lavoro il nostro Lider maximo e il suo staff sono riusciti non solo a motivare un gruppo ferito, ma anche ad infondere una nuova idea di gioco modificando modulo e strategie.
Forza di gruppo ed attenzione nei particolari, applicazione e grande studio preparatorio. Si è trattato di un autentico miracolo tattico, quasi artistico! Il nostro è un bel 10!
Un voto che meritano tutti i protagonisti scesi in campo ma anche tutti i componenti dello staff e il nostro Lider maximo Sinisa.
Standing ovation!
3 commenti
Ciao Carlo, aspettavamo variazioni sul tema tattico, ma alzi la mano chi aveva previsto questa rivoluzione! Grande applicazione, concentrazione e sacrificio da parte di tutti, squadra in grande condizione psico- fisica e consapevole oltre i reali mezzi dei singoli. A mio avviso Montella inizialmente ha peccato di presunzione, schierando la squadra a specchio, convinto di vincere i duelli a meta’ campo e di mettere in condizione Cuadrado di giocare spesso l uno vs uno contro Mesbah e Regini nei pressi dell area. Nessuna delle sue previsioni si e’ avverata, Rizzo e Soriano hanno sfiancato i compassati Aquilani e Borja con aggressivita’ e continui strappi in profondita’, Pedro si e’ messo nel taschino Badelj dal primo minuto, Mesbah e Regini hanno sempre raddoppiato alti su Cuadrado, lasciando Cacciatore e Palombo ( impeccabili ) al ruolo di centrali. Quello che mi ha colpito piu’ di tutto e’ l’armonia e l ordine nel coprire gli spazi e ripartire. Sabato manchera’ Palombo, quali cambi tattici prevedi e chi ha maggiori possibilita’ di prenderne il posto, Pedro o Marchionni?
A memoria di doriano, l ultimo grande capolavoro tattico di questo livello lo fece Eriksson, quando, contro la Juve di Lippi, senza 7 titolari cambio’ modulo e vincemmo 2-0 (doppietta di Chiesa ), partita che segno’ l esordio di Sinisa da difensore centrale. Da urlo!!
Un vero capolavoro tattico non c’è che dire!
Sinisa per sua stessa ammissione detesta la difesa a 3 eppure vista l’emergenza non ci ha pensato due volte a utilizzarla contro i viola con risultati a mio parere fantastici, nel secondo tempo pur soffrendo abbiamo corso pochissimi rischi…
A me nelle battute iniziali del match è parso che provassimo molto a innescare il duo “pesante” con lanci lunghi sui quali loro sono andati spesso in affanno…
Mi è piaciuta la capacità della squadra di cambiare “pelle”, sono davvero entusiasta e raggiante di questo gruppo!!!