Datata 4 dicembre l’ultima vittoria in campionato, arriviamo all’appuntamento con la Roma dopo due pareggi nelle ultime due in casa, una sconfitta con l’Atalanta a Bergamo e l’eliminazione con polemica dalla coppa Italia.
Confermato il modulo, non c’è Pereira, fuori Schick, Pavlovic, Linetty e Sala. Rientra Barreto.
4-3-1-2 con Puggioni in porta, difesa con Bereszynski a destra, Regini a sinistra, Silvestre e Skrinar centrali. Nel centrocampo a 3 Torreira mediano davanti alla difesa, Barreto mezzala destra e Praet mezzala sinistra. Fernandes trequartista dietro a Muriel e Quagliarella.
In fase di possesso il mister effettua alcuni accorgimenti nella preparazione tattica della partita e nell’organizzazione di gioco in base all’avversario.
Proviamo come sempre a far partire l’azione da dietro, ma la Roma ci prende alti, in 5 contro 4. Spesso siamo costretti alla palla lunga, cercando l’ampiezza con terzino o mezzala.
La soluzione tattica di oggi è cercare di allargare la difesa a tre della Roma e attaccarla alle spalle degli esterni di centrocampo, molto offensivi e alti.
Giampaolo tiene i due attaccanti larghi durante la costruzione, con spazio centrale libero per l’inserimento puntuale del trequartista e delle mezzali alla ricerca di un 3 contro 3 centrale.
In questa posizione Muriel e la sua classe saranno devastanti nel match, specie nei duelli uno contro uno.
Proviamo a cercare anche delle combinazioni centrali veloci a uno-due tocchi e sempre palla terra, servendo le punte sul movimento e sul taglio della linea difensiva della Roma. Cerchiamo l’ampiezza anche con la spinta continua dei nostri terzini: uno sale l’altro si ferma, grande partita di quantità da parte loro.
Siamo veloci nel possesso: corti e stretti mettiamo in seria difficoltà la Roma.
Corriamo meno rispetto alla domenica precedente ma il dato che balza agli occhi sono sicuramente le delle palle perse e i passaggi sbagliati che risultano dimezzati rispetto alle ultime partite. Nonostante il pressing e la fisicità della Roma siamo più precisi e sbagliamo molto meno, tenendo spesso il possesso palla superiore alla Roma seconda in classifica.
In fase di non possesso l’idea del Mister è di portare grande pressione sui tre difensori con i due attaccanti e il trequartista. Cerchiamo di prendere la Roma alta e di non fare arrivare palla ai loro centrocampisti e ai trequartisti.
Le nostre uscite sono così battezzate: le mezzali escono sugli esterni di centrocampo, i loro terzini vengono presi dai nostri attaccanti centrali mentre il trequartista si occupa del centrocampista centrale.
Quando la mezzala esce sull’esterno per creare densità in zona palla, la punta più vicina alla palla attacca il terzino, il trequartista va sul centrale difensivo. Torreira attacca il centrocampista centrale della Roma più vicino alla palla mentre la mezzala opposta tiene il campo centralmente, cercando di stare a metà tra il centrocampista, il trequartista e l’esterno, in modo da provare ad essere veloce negli scivolamenti difensivi.
Dove pressiamo creiamo tanta densità per non permettere alla Roma di sfoderare un’arma che può creare problemi a questo modulo, ossia il cambio gioco.
Quando vogliamo essere aggressivi e tenere la Roma bassa, alziamo velocemente Fernandes sul centrale di difesa. Torreira si alza su De rossi, la mezzala opposta al lato palla si accentra e cerchiamo di rimanere corti e stretti per assorbire il movimento tra le linee di Naingollan e Perotti.
La Roma si presenta con il 3-4-2-1: posizioni mobili sia in fase di possesso a coprire tutti gli spazi del fronte offensivo sia in fase di non possesso rispetto al sistema di gioco e alle scelte tattiche dell’avversario.
Szczesny in porta, difesa a 3 con Rudiger terzino destro, Fazio centrale, Vermaleen terzino sinistro. Centrocampo a 4: centrali di centrocampo De Rossi e Strootman con esterno destro Peres ed esterno sinistro Emerson. Naingollan e Perotti trequartisti dietro Dzeko.
La fase di possesso della Roma vede il suo ormai proverbiale possesso palla: 34 le azioni manovrate sopratutto quando cala la pressione della Sampdoria.
La costruzione parte dai terzini, De Rossi gioca davanti alla difesa, Strootman si alza in appoggio a Naingollan e Perotti che giocano tra le linee.
Esterni molto alti: Peres ed Emerson danno ampiezza alla manovra e cercano la superiorità esterna, sopratutto a sinistra con l’ausilio di Perotti. A destra quando spinge Peres, Strootman lavora per l’inserimento centrale.
Cercano spesso il cambio di gioco per creare superiorità numerica sull’esterno opposto oppure centrale con l’ausilio dei trequartisti, per approfittare della nostra fatica a scivolare per coprire il campo dalla parte opposta alla palla.
All’azione offensiva partecipano 7-8 giocatori, distribuendosi negli spazi di tutto l’ arco offensivo.
Palla a terra e gioco veloce e aggressivo che rimane bloccato per lunghi tratti grazie alla nostra strategia difensiva e alla nostra determinazione nel pressing.
La fase di non possesso giallorossa rispecchia il gioco posizionale del mister.
Se spesso la Roma difende con un 4-2-3-1 oggi invece lavora con dei riferimenti più precisi, quasi a uomo.
Dzeko lavora sui due centrali difensivi. Sui terzini escono Perotti e Strootman (subito spostato di fascia), Naingoolan gioca su Torreira. Sulle mezzali che lavorano in ampiezza giocano gli esterni. Esempio: se si apre Praet a sinistra lo prende Peres, mentre Emerson entra dentro il campo a marcare Barreto.
Tre contro due difensivo con l’aggiunta di De Rossi che staziona nella posizione centrale per prendere Fernades.
Gli scivolamenti giallorossi avvengono spesso in ritardo, anche per via della nostra velocità che la Roma patisce. Cercano di tenere il baricentro alto per giocare nella nostra metà campo.
La partita inizia subito con un grande ritmo: al 4° minuto siamo già sotto.
Peres supera la pressione di Praet, che colpevolmente si ferma e non rientra in posizione. Peres serve Naingollan libero tra le linee, Torreira è in ritardo, il belga cambia gioco per De Rossi che serve Emerson: cambio gioco veloce e difficile da chiudere per noi. Emerson tira da fuori area, Puggioni devia all’esterno e sulla respinta il più veloce è Peres che segna, con Praet fuori posizione.
Subiamo il contraccolpo e la Roma alza il baricentro, riuscendo a tenere il possesso. Gioca con continui cambio gioco che permettono agli esterni, molto alti ed offensivi, di sviluppare la loro corsa e la loro spinta, spesso in superiorità numerica grazie all’ausilio del trequartista di parte.
Al 13′ minuto Muriel si sveglia, finta con un movimento lungo-corto e va incontro al portatore di palla in transizione, nella zona centrale del nostro trequartista a centrocampo. Fernandes sfila via dalla posizione di De rossi che colpevolmente lo segue lasciando libero il centro. Muriel si gira e punta la difesa a tre che scappa, il colombiano regala un cioccolatino a Fernades con Vermaleen che non riesce a chiuderlo ma il tiro viene parato dal portiere… Grande azione!
Incominciamo a prendere in mano la partita con il possesso, chiudendo la Roma che fatica ad accorciarci. Spalletti corre ai ripari ed inverte la posizione di Strootman, da sinistra a destra, con De Rossi.
Al 20′ minuto la nostra pressione viene premiata dal goal del pareggio.
Una splendida azione.
Parte dal giropalla: il terzino polacco serve il movimento in ampiezza di Barreto che si apre. Emerson rimane a metà lasciando libero dietro la sua schiena lo spazio che viene attaccato puntualmente da Muriel. Il colombiano va in profondità sul pallone offerto da Barreto, supera nell’uno contro uno Vermaleen e serve rasoterra dal dischetto Praet che arriva e segna: un 4 contro 2 difensivo dove la Roma è colpevole di essere troppo statica e concedere il tiro a Praet sul suo inserimento non marcato da Strootman, che guarda solo la palla e non l’uomo. 1-1 meritato!
Siamo molto corti e stretti e veloci e riusciamo a non far sviluppare le giocate ai giallorossi, a parte al 27 minuto quando rischiamo, con Naingollan che si libera davanti all’area di rigore su un cambio gioco e su un nostro ritardo della mezzala a coprire l’uscita di Torreira. Il tiro per fortuna finisce fuori.
Finiamo il primo tempo in pareggio, con una grande prestazione.
Nel secondo tempo la Roma nei primi 15 minuti ha un leggero predominio come possesso palla e gestione della partita, abbassiamo il baricentro e proviamo a ripartire.
Al 7′ minuto grande occasione per i giallorossi con Emerson che cambia gioco e serve Strootman nella posizione centrale di centrocampo dove Praet è in ritardo nello scivolamento difensivo. L’olandese ad un tempo di gioco serve il taglio centrale di Dzeko che “strozza” il tiro.
Al 16′ minuto esce Praet per Linetty.
Al 17′ minuto azione in contropiede della Roma sulla destra: sul cross ribatte centralmente Silvestre il pallone lo raccoglie Naingollan che sbaglia il tiro parato da Puggioni, dall’altezza del dischetto del rigore.
Al 21′ minuto la supremazia della Roma viene premiata con il goal del vantaggio.
Perotti crea superiorità numerica saltando Barreto. Berezinski sceglie di temporeggiare e Perotti serve Emerson: cross rasoterra dal dischetto dove Dzeko anticipa Skrinar e tira sul primo palo. Puggioni sorpreso forse poteva fare di piu’ e siamo 2-1 per loro!
Entra Schick per Fernades al 24′ minuto e dopo un minuto segna subito un goal: su un batti e ribatti davanti all’area il pallone viene servito di testa da Muriel per Schick che stoppa di petto saltando De Rossi che si era schiacciato nella linea difensiva. Lo supera e segna un bellissimo goal alla Van Basten!
Due minuti dopo accade l’incredibile…
Schick ruba palla da un corner per la Roma e parte palla al piede per 30 mt e dopo aver superato due avversari viene fermato in maniera fallosa davanti all’area.
Calcio di punizione calciato da Muriel, il tiro viene deviato e finisce sotto l’incrocio: 3 a 2!
Il colombiano torna al goal dopo 2 mesi…
La Roma corre ai ripari: dentro Totti ed El Shaarawy per Peres e De Rossi.
Perotti si spsota esterno a destra, El Shaarawy trequartista di sinistra e Totti di destra. Emerson molto alto a sinistra e Naingollan a centrocampo con Strootman.
La Roma alza il baricentro:tutti in avanti i giallorossi.
Al 38′ minuto esce Muriel ed entra Djuricic che si posiziona trequartista dietro a Schick e Quagliarella.
La Roma tiene il possesso ed attacca con 8-9 uomini. Noi siamo ordinati e continuiamo ad essere corti e stretti e a difenderci con le unghie e con i denti.
Al 39′ minuto goal annullato alla Roma su una grande intuizione di Totti che serve il taglio centrale di Dzeko che segna ma in fuorigioco, una tattica nella quale la Sampdoria sembra essere diventata maestra, grazie al suo mister.
Un minuto dopo ennesima perla di Totti che di esterno serve El Sharaawy. L’attaccante romanista taglia dall’esterno verso il centro, dietro la schiena di Bereszynski, che messo male con il corpo prova a stoppare il pallone di esterno destro. Il pallone passa ma l ‘attaccante giallorosso tira su Puggioni…
A questo punto il mister mette Torreira su Totti.
Al 44′ minuto grande occasione su lancio lungo di Silvestre per Djuricic, Emerson scivola, il nostro trequartista si trova in campo aperto verso l’area. Arrivato dentro salta l’avversario e tira ma non riesce a segnare grazie al miracolo di Szczesny!
Finiti i 4 minuti di recupero allo scadere dei 40 secondi su un traversone Dzeko viene fermato fallosamente in area…
L’arbitro fischia il fuorigioco, ma non lo è, è rigore… solo che non si doveva neanche arrivare ai 40 secondi in piu’!
Non veniamo truffati come all’andata.
Grande partita per intensità e determinazione da parte dei nostri ragazzi che riescono a battere una big.
Giampaolo e Spalletti di dimostrano due grandi allenatori, e la partita tatticamente è stata molto interessante per principi tattici ed idee di gioco.
Complimenti ai ragazzi ed al mister Giampaolo, si ritorna a vincere dopo più di un mese, forse in coppa potevamo osare un po’ di più visto quello che abbiamo dimostrato nelle due partite su tre contro la Roma…