Una partita emotivamente molto sentita dal Napoli che dopo la sconfitta di ieri della Roma ha l’occasione per portarsi a 2 punti dal secondo posto in classifica.
La squadra di Benitez parte con Rafael in porta al posto di Reina. Difesa a 4 con Maggio a destra, Fernandez ed Albiol centrali e Revelliere a sinistra.
Davanti alla difesa Inler e Dzemaili, più avanti Callejon a destra, Mertens centrale, dietro Higuain, ed Insigne a sinistra. Fuori a sorpresa Pandev.
La Sampdoria risponde con Da Costa in porta, difesa a 4 con De Silvestri a destra, Mustafi e Gastaldello centrali e Regini a sinistra. Davanti alla difesa Palombo e Obiang. Più avanti Gabbiadini a destra, Soriano a sinistra e Kristicic centrale dietro ad Eder.
Regini a sinistra sostituisce Costa: è premiato un esterno che in questo momento offre maggiori garanzie in fase di spinta.
Napoli e Samp si schierano con un 4-2-3-1 speculare: attaccanti esterni a piede invertito, spinte che arrivano dagli esterni bassi e lavoro sui tagli offensivi centrali. Ma le squadre si differenziano per la proposta di gioco.
Mi sorprende vedere il Napoli (anche se da diverse giornate gioca in questo modo) puntare tanto ed esclusivamente sulle ripartenze, alla ricerca della profondità immediata, specialmente sui nostri tanti errori commessi in fase di impostazione.
La Sampdoria è volenterosa e dimostra personalità: si presenta al San Paolo con possesso palla e gioco ragionato, propositivo, studiato in maniera sublime dal nostro tattico De Leo, per lavorare sui difetti difensivi del Napoli.
Con Kristicic cerchiamo di giocare nello spazio che si viene spesso a creare tra la difesa ed i due centrocampisti centrali. Si lavora su un pressing deciso su Dzemaili e Inler, lenti e imprecisi nell’impostare il gioco. Gabbiadini ha il compito di puntare Revelliere (un terzino destro adattato a sinistra) e di puntare anche sui tagli centrali degli attaccanti esterni, sulla coppia di difesa del Napoli lenta ed a volte indecisa.
In fase di possesso oggi commettiamo troppi errori nel giro palla, anche a causa di un pressing offensivo del Napoli efficace ma non feroce come le prime giornate di campionato.
Commettiamo anche tanti errori di concentrazione, siamo lenti a giocare palla e sopratutto Palombo ed Obiang si dimostrano lenti a smarcarsi per riceverla. I difensori e gli esterni bassi sono costretti spesso a verticalizzare ma lo fanno male, con palle lunghe e passaggi improbabili: c’è troppo spazio nel giro palla tra la difesa e gli attaccanti… Gli diamo l’alibi del sole di mezzogiorno sul viso?!!
In fase di non possesso, alle prime ripartenze del Napoli si nota subito la difficoltà dei nostri esterni alti a creare il raddoppio di marcatura sulla spinta degli esterni napoletani.
Siamo anche lenti nel rientrare con i due centrali di centrocampo, sopratutto con Obiang. Palombo finisce spesso in mezzo ad Higuain e Mertens e da uno dei due centrocampisti centrali in appoggio.
UN PRIMO TEMPO EQUILIBRATO
La prima occasione arriva proprio da un cross dalla nostra sinistra, dove Mustafi sbaglia in maniera vistosa la marcatura su Higuain che calcia e colpisce in pieno Da Costa.
In fase di possesso del Napoli, Higuain esce spesso dalla zona centrale per non dare riferimento e per concedere l’inserimento centrale dei due esterni alti.
Benitez, come preannunciato, inverte spesso la posizione dei 3 attaccanti dietro al Pepita.
Ma rispondiamo, seppur in maniera confusa, colpo su su colpo. Dopo 3 minuti ci viene annullato giustamente per fuorigioco un goal su una splendida azione centrale tra Kristicic ed Eder.
Le occasioni del Napoli (4 tiri in porta il primo tempo contro i nostri 2) arrivano su ripartenze rapide e veloci e sui nostri errori in fase di impostazione.
Teniamo comunque il campo in maniera egregia, con possesso palla superiore ma con qualche occasione in meno degli avversari.
LA RIPRESA
Il secondo tempo si apre subito con un cambio per il Napoli: esce Reverrier infortunato lasciando il posto al più offensivo Armero.
Il nostro avvio è propositivo e deciso con tre tiri in porta per noi, certo si poteva fare di più ma attacchiamo: siamo vivi.
E come spesso accadde: goal sbagliato goal subito.
Errore marchiano in dfesa, dove sbagliamo per l’ennesima volta la ripartenza: Da Costa serve una palla da suicidio a Gastaldello sul suo piede debole. Rinvio sbagliato del capitano su pressing del Napoli e regaliamo una rimessa che con un attacco in profondità tra Mustafi e Gastaldello (Mustafi lento nel salire tiene in gioco l’attaccante del Napoli) diventa un’azione pericolosa: cross di Higuain sull’inserimento centrale di Mertens che non marcato da Mustafi realizza sul palo di Da Costa.
Ma non ci arrendiamo e dopo 4 minuti colpiamo la traversa con una splendida azione di rientro di Gabbiadini che da destra si accentra e con il sinistro scaglia la sfera sul montante.
Premiamo sull’acceleratore e su un azione di calcio d’angolo, due minuti dopo, ci viene negato un rigore incredibile dal signor Banti (forse coperto da Higuain): ottima azione di Regini che salta sulla sua destra Armero e viene abbattuto dal difensore del Napoli.
Ma al 16 minuto la partita si complica.
Calcio di punizione calciato da Mertens non forte, a mezza altezza e sul palo del portiere… ma Da Costa in versione Curci commette un errore incredibile di posizione e di valutazione. Per l’ennesima volta in questa stagione veniamo puniti su un suo errore.
Accusiamo il colpo, entra Sansone per Soriano e si posiziona a destra. Gabbiadini centrale con Kristicic ed Eder a sinistra: aumentiamo il peso offensivo.
Costa sostituisce lo stanco Regini, ma siamo meno decisi e lenti nel giocar palla. Ed è un peccato, perché ogni volta che acceleriamo li mettiamo in difficoltà.
Il Napoli è lento ed impreciso nel gestire la palla ed dimostra difficoltà nel palleggio tra difesa/centrocampo e l’attacco. Ma legittima il risultato e risponde con azioni in ripartenza velocissime che creano tanti grattacapi alla nostra difesa.
Al 32 minuto entra Pozzi per Kristicic. Sansone si mette dietro Pozzi, Gabbiadini torna a destra e Eder rimane a sinitra. Un minuto dopo un’altra beffa: tiro splendido di Sansone che coglie il doppio palo.
La partita praticamente finisce qui.
Ma guardiamo i dati: possesso palla in parità, 19 occasioni Napoli, tra tiri in porta fuori e respinti, e 15 occasioni per noi tra cui 2 legni.
Io ho visto, a tratti, un’ ottima Sampdoria. Tatticamente perfetti, forse meno decisi, concentrati e determinati del solito, il vero problema è stato il divario tecnico: noi siamo stati infatti molto imprecisi nel palleggio ed in zona goal.
Obiang continuo a vederlo in difficoltà, sopratutto se pressato come oggi: troppo lento e molle forse è meglio farlo giocare mezzo destro in un centrocampo a tre.
Dietro difettiamo di personalità, sopratutto nel possesso palla, e davanti patiamo l’assenza di una vera punta centrale che possa fare reparto.
MA RICORDIAMOCI CHE AFFRONTAVAMO il Napoli terzo in classifica…valori ed obiettivi diversi.
Se la sono sudata fino alla fine e questo mi rincuora.
Ho la certezza che questa squadra, con questa triade di tecnici che sta lavorando in maniera ottimale, se non gioca compatta, unita e al 100% delle sue forze vada in difficoltà.
E allora forza ragazzi…raggiungiamo il 100 % e voliamo verso la salvezza…EL NECTAR DEL VICTORIA SE BEBE EN LA COPA DEL SACRIFICIO