Il pareggio di ieri sera contro il Sassuolo ha lasciato un sapore agrodolce nel palato dei tifosi della Sampdoria. Ma se qualcuno si aspettava di conquistare facilmente i 3 punti, si sbagliava di grosso. De Zerbi è un osso duro e con il suo gioco sfiancante, basato su un possesso palla intelligente e sulla riaggressione immediata alla conquista del pallone, ha costretto la difesa blucerchiata a una serata di lavoro extra. Eppure, tolto l’episodio del palo a botta sicura di Berardi, la retroguardia della Samp ha retto l’urto.
Merito di una straordinaria organizzazione che fa della difesa blucerchiata la terza migliore d’Europa. Prendendo in considerazione le classifiche dei primi cinque campionati Uefa (Premier League, Liga, Bundesliga, Serie A e Ligue 1), la retroguardia doriana si piazza al terzo posto complessivo dietro a due squadre che non hanno bisogno di presentazioni: Manchester City e Liverpool, entrambe a quota 3 gol subiti dopo 9 partite, compensati da 26 e 16 gol messi a segno, mentre la Sampdoria “arranca” con 12 marcature messe a segno, di cui ben 5 nel pokerissimo di Frosinone. Ma prendere pochi gol a prezzo di perdere incisività in fase realizzativa è un prezzo che mister Giampaolo è disposto a pagare (e, al momento, è impossibile dargli torto).
Quali sono i segreti dietro all’impenetrabilità difensiva della Samp di quest’anno? Cominciamo dall’allenatore. Il tecnico blucerchiato ha corretto alcuni meccanismi che negli ultimi due anni portavano la Sampdoria a sbilanciarsi troppo. Ma i problemi non dipendevano solo dal manico. Rispetto alla scorsa stagione i due terzini hanno mostrato una notevole crescita tecnico-tattica e sul piano della personalità, in particolare Murru. Per non parlare poi dello straordinario rendimento dei due centrali.
La parabola di Andersen ricorda vagamente quella di Torreira, titolare un po’ a sorpresa e nel giro di poco tempo punto fermo della squadra. Anche contro il Sassuolo il giovane danese ha mostrato qualità nel giro palla, abilità in marcatura e un innato senso del gol – vedi l’occasione di testa al 73′ – che prima o poi sarà ricompensato con la prima rete in blucerchiato. Gioia già vissuta a Bergamo da Tonelli, centrale goleador che ci ha messo qualche settimana per assumere il ruolo di leader della difesa. L’ex Napoli è il classico colpaccio dell’ultimo giorno di mercato. Con lui la linea a 4 di Giampaolo non si fa mai trovare impreparata, e le poche volte che accade ci pensa lui a sbrogliare la matassa con i suoi interventi rudi ma efficaci, rapidi e decisivi.
Infine, come non parlare di Audero? Lo ripetiamo per l’ennesima volta. Con lui la Samp ha svoltato. Rispetto a Viviano, l’italo-indonesiano ha tutto ciò che serve a un portiere moderno: concentrazione, coraggio ed efficacia nelle uscite, abilità tecniche che consentono a Giampaolo di coinvolgerlo nella manovra senza paura di buttare il pallone come succedeva con Viviano. E infatti Audero è il miglior portiere d’Italia nel rapporto tra parate e gol subiti. Complimenti alla società per averlo portato a Genova.
4 commenti
Tralascio la Difesa che è un autentico MIRACOLO: Andersen e Tonelli il campionato scorso lo hanno visto dalla panchina. Affidarsi a Murru sembrava un azzardo (EUFEMISMO). La partenza di Silvestre….
Si insomma, un MIRACOLO (dietro il quale ci sono però dei meriti, da chi i centrali li ha comprati, a chi li ha messi in campo perfettamente funzionanti dalla prima giornata, ma lasciamo perdere per ora).
Dopo ier sera voglio focalizzarmi su una cosa: ALLARME ATTACCO: Quagliarella, come dimostrato ieri sera, non può essere sempre in palla, ne’ possiamo pensare abbia ancora energie per farle tutte al top. Caprari non è un attaccante puro, anche quando entra da attaccante sembra arretrare per fare anche un poco il trequartista. Kowna, quando entra delude.
Se si ferma Defrel sono guai, o no? (sottopongo)
È difficile da fare ma bisognerebbe far giocare un po’ di più Kownacki, gli ultimi 5 minuti sono ingiudicabili
ho sempre la speranza Saponara. Con lui credo vedremo delle soluzioni che con Ramirez non ci sono. Saponara, come me lo ricordo io, ha fatto della sua “elasticità” una caratteristica importante. Me lo immagino come ponte dove anche il centrocampo potrà dire la sua in zona gol. Ha le possibilità di collegare bene tutti gli interpreti offensive quello che gli ultimi 3/4isti non riuscivano a fare. Certo è che Quagliarella non puo giocare una considerevole parte delle partite al top. Zapata come spalla era naturalmente l`ideale per Fabio. Adesso deve fare un gran lavoro. Kownacki se gioca sempre solo minuti si perderà.
Confermo che la difesa è fortissima. Il portiere dà sicurezza e tranquillità a tutto il reparto. Di Beres si sapeva Murru grande sorpresa e i due centrali sono FORTISSIMI!!!
Per l’attacco condivido i pareri sopra espressi, Bene Defrel, Bena Quaglia me deve rifiatare più spesso Male il polacco anche se gioca troppo poco per essere giudicato Poi c’è Caprari che non è una punta ma anche nel ruolo di seconda punta o trequartista è fuori luogo almeno in parte. Dovrebbe giocare laterale sinistro in un attacco a tre. Io consiglio di cederlo già a gennaio se ci sono buone proposte e sostituirlo con un atteccante mobile che possa sostituire si fabio che Defrel settimanalmente.