Un Ferrero ormai fuori controllo dice e disdice, fa e disfa. Il grande caldo non lo aiuta e, forse vittima di un ennesimo colpo di sole, dopo aver dichiarato che la sua avventura alla Samp oramai la consideria chiusa (“Lì, più di tanto non posso fare, voglio il Palermo”), corregge il tiro a distanza di poche ore.
L’imprenditore palermitano Mirri, vicino alla squadra siciliana, guarda il Viperetta con perplessità (e come potrebbe fare altrimenti?). E Ferrero torna parzialmente sui suoi passi.
Ormai siamo all’assurdo.
Per farsi bello con i tifosi siculi, Ferrero rilascia dichiarazioni melliflue alla Gazzetta del Sud, rivelando amore incondizionato per Palermo, dove tutto è rosa e fiori e paradiso in terra, aggiungendo di puntare all’acquisto della società rosanero.
Mirri, a questo punto, gli chiude parzialmente le porte: “Non sento Ferrero da sei mesi ma nel nuovo Palermo, perché è probabile che il vecchio non ci sarà più, non potrà esserci spazio per chiunque abbia già una squadra di calcio. Prima deve vendere la Samp, poi ne riparliamo” – dichiara pubblicamente.
Dopo queste parole, Ferrero, forse dopo un bagno di sole cocente, ha replicato: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, sono solo chiacchiere. Se ci sarà qualcosa di nuovo sarò il primo a comunicarlo”.
Ma ormai il Viperetta si è esposto nettamente e forse, ancora una volta, non si accorge delle conseguenze di quello che dice.
Non si rende conto che dopo le sue ultime parole, rivolte alla platea palermitana, i suoi detrattori di fede blucerchiata arrotano una volta di più gli spiedi, mentre la folla inferocita riaccende le fiaccole in stile Springfield.
Quello che sta andando in scena è l’ennesimo atto da Teatro dell’Assurdo.
Assurde le uscite di Ferrero, assurdo che dopo tutte queste esternazioni, il processo, le dichiarazioni d’amore ad altre squadre, ci sia ancora gente che lo difende.
Assurdo che dopo tutto il casino che il Vipera sta combinando ci siano ancora tifosi che guardano con diffidenza il possibile arrivo di Gianluca Vialli, ripetiamo di Gianluca Vialli, in rappresentanza di un multimilionario (ripetiamo, multimilionario) americano come Dinan.
Assurda è tutta questa storia degli ultimi mesi. E l’ondata di caldo africano non aiuta, a quanto pare, a riprendere un minimo sindacale di lucidità.
7 commenti
la lucidità amici mie è parecchio che viene a mancare già solo il fatto che qualcuno possa credere che un giorno i petrolieri si sveglino e regalino una società che vale decine di milioni a uno scappato di casa con più guai e debiti che utili saldando circa 36 milioni di debiti più varie fideiussioni non è sogno di mezza estate ma bensì una ingenuità, mettendo così in pericolo la stessa e la reputazione dei Garrone ,persino inutile attribuire meriti o demeriti della gestione della samp a uno che conosce di calcio tanto quanto io di fisica quantistica con carenze didattiche degne di pinocchio con tanto di orecchie d’asino ,quello che sembrerebbe saper fare sebbene con l´aiuto della famiglia e mettere le mani sul patrimonio della società , qui ci sono clausole o accordi che forse mai sapremo ma forse è meglio così nel fondo a noi solo importa la samp e che questo soggetto alzi i tacchi senza fare i casini che ha fatto puntualmente dove ha lasciato traccia !
ciao hermano sempre a torsio saluti dal isola che non c´è !
Proprio non vi va giu la mancara cessione..vero? Qualsiasi scus.vera..falsa..ingigantita e’ buona per percularlo…ma non vi accorgete che siete alle fine infantili e non credibili?
Oramai il piano del purtroppo nostro presidente è assolutamente chiaro.
Non ci ha messo un ghello, vorrebbe uscirne con 100 Milioni di cash.
Non male come business per un perditempo come lui.
Adesso se gli va a buon fine la cessione dì Andersen (che sembra cosa fatta) e di Praet, incassa ancora una bella cifretta!
Dopo che vada a Palermo o si butti con un masso al collo nel Tevere, who care?
L’importante è che la mia, la nostra Sampdoria si affranchi da questo becero.
Dio aiuti Vialli
Si ma se sto multimilionario non caccia la moneta di cosa parliamo?
Ormai Viperetta è ebro di vino dell’Eurospin ma vende Andersen e Praet e il multimiliardario aspetta cosa???
Ormai in Vialli e sto multimilardari vari mi hanno stancato, chiedo solo una squadra decente, chi si sia ci sia…..
Mi permetto di dissentire: il multimilionario aveva avanzato una proposta che il Viperetta aveva accettato. I soldi li ha messi, prima che Ferrero a fine Marzo facesso marcia indietro per averne di più. Non è una base solida su cui costruire una trattativa avere a che fare con un soggetto come l’attuale presidente, personaggio ai limiti della schizofrenia. Ed è facile capire che a quel punto l’offerta non venga alzata più di tanto.
Un tizio volenterosa ha preso gratis una gioielleria che stava fallendo togliendo dagli impicci il vecchio proprietario che voleva disfarsene.
Il tizio non ha capitali ma pensa di essere un buon mercante di gioielli e di tirarla su in pochi anni. Il vecchio proprietario gli dà fiducia e gli copre le spalle con una fideiussione per potersi muovere al meglio ma gli dice “occhio, devi cavartela da solo perché appena vai sotto chiudo il rubinetto”.
Il mercante accetta e in 5 anni la riporta in un buon stato di salute al punto che il vecchio proprietario toglie le fideiussioni e iniziano a farsi avanti altri imprenditori interessati a rilevare quel bel negozio.
Il mercante ha un carattere ambiguo e anche rozzo al punto che tutta la vecchia clientela si lamenta della caduta di stile però gli affari vanno bene e in fondo la clientela è affezionata al negozio.
Tra i vari acquirenti c’è ne uno molto amato dalla città e grande professionista in quel campo, anche lui non ha abbastanza soldi per farla diventare ancora più grande ma trova un grande finanziatore americano, la città è contenta e spinge per il nuovo uomo dal grande cuore e dallo stile impeccabile. Purtroppo qualcuno si accanisce un po’ troppo con il mercante nonostante i risultati siano evidenti al punto di volerlo cacciare come un appestato abbagliati dal nuovo arrivo, senza mostrargli la giusta riconoscenza nonostante fino a qualche tempo prima si accettavano i suoi modi un po’ “naif” in nome dei buoni risultati e della bella ristrutturazione del negozio.
Il mercante lo preferisce ad altri e fa il conto:
In base al fatturato costerebbe tot e ti lascio il negozio pieno di merce di buona qualità per iniziare a lavorare tranquillo oltre a un bilancio in attivo e una buona collezione di nuovi articoli per la prossima stagione compreso il miglior manager tecnico sul mercato.
Poi tra la merce che ti lascio ci sono alcuni gioielli speciali che sono andato lontano a comprarli facendo un ottimo affare, quelli me li paghi a parte oppure me li vendo prima.
Poi ci sono i muri del negozio, magazzini, show room etc. Ho appena fatto un mutuo se li vuoi ti accolli il mutuo ed è tutta roba tua.
E visto che sei una persona di valore ti do anche la prelazione su altre offerte anche superiori, se possibile voglio lasciare il negozio in buone mani e lasciare un buon ricordo di me. La gente mi critica perché sono un po’ burino, ma io sono di Testaccio e mi sono fatto dal nulla, non sono un figlio di buona famiglia di Albaro. Comunque voglio lasciare un buon segno del mio passaggio qui.
Vedo che tu sei sobrio, non rilasci dichiarazioni fuori luogo come faccio io, sei un giusto quindi convinci l’americano a tirare fuori qualche soldo in più e dammi quello che sai che è giusto ed io chiudo tutte le altre trattative ora o in futuro nel caso vorrai prendere tempo. Io intanto vado sul mercato a vendere un paio di gioielli…é a parlare con un altra gioielleria che sta messa male…
Questa gioielleria ormai è Tua
E vissero tutti felici e contenti
Ric sei stato perfetto…
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