FERRERO E LO STADIO: A CHE PUNTO SIAMO

5

Smaltita (più o meno) la sbornia post derby, bisogna guardare avanti. Scordiamoci dei bibini e della loro esistenza patetica. L’autogol in fuorigioco non si era ancora sentito, ma la verve comica bibina è davvero ai confini della realtà. Parliamo dunque di stadio, una delle ambizioni del presidente Ferrero, che una ne dice e dieci ne fa.

Ferrero persevera (giustamente) nel leitmotiv dell’Era Garrone sullo stadio di proprietà, considerato uno strumento per aumentare i ricavi societari a medio termine, ovviamente a seguito di cospicui investimenti. Già nell’intervista rilasciata al Secolo XIX del 10 luglio scorso, il presidente aveva precisato:

«Lo voglio fare subito. Sono stato a vedere l’area. Mò ve sveglio io. Questa città va svegliata. Il sindaco Doria e tutte le istituzioni devono fare uno stadio. Genova è come New York, però dobbiamo gemellare Genova a New York. Quindi dobbiamo darle uno stadio».

Dichiarazione significativa, al netto dei suggestivi parallelismi con la Grande Mela: Ferrero non lascia, anzi rilancia. Alla ripresa del campionato, il presidente rilascia un’intervista piuttosto pepata al Corriere dello Sport: parla di investimenti di 80-100 milioni che “potrebbero rilanciare il lavoro in una città timida” per un impianto aperto 7 giorni su 7, collocato in uno spazio suggestivo, “con il posteggio per gli yacht”. E accusa il sindaco Doria di non rispondergli, lanciandogli due sfide.

La prima: “Datemi il Ferraris, che oggi fa schifo ed è pure indecoroso. Sugli spalti te puoi prendere un’infezione; Non è possibile che le due squadre di Genova paghino 1,2 miloni di euro d’affitto per questa vergogna. Vi garantisco che sarei pronto ad investire milioni per rimetterlo a posto, a cominciare dal terreno”. Ed è quello che ci vorrebbe, visto il campo di patate su cui giocano i blucerchiati.

La seconda, più minacciosa: “Se Doria non vorrà ascoltarci, lo andrò a trovare con gli Ultras e i Fedelissimi, con grande civiltà. Vedremo se ci vorrà ricevere”.

La risposta del Comune arriva in men che non si dica: si ribadisce la disponibilità del Sindaco a valutare ogni nuova proposta, aggiungendo però che alcune dichiarazioni di Ferrero sarebbero state “irriguardose” nei confronti della città.

A stretto giro di posta, un comunicato ufficiale della società annuncia l’avvio delle procedure per organizzare un nuovo incontro con l’amministrazione comunale, ringraziando Doria per la disponibilità e replicando esplicitamente alle accuse: “Rispettare una città vuol dire – anche – evidenziare i problemi di uno stadio unico e glorioso, ma che va assolutamente rigenerato per il bene di chi lo frequenta con tanto amore, o lavorare insieme valutando la possibilità di un nuovo impianto all’altezza dell’immagine di Genova e della sua storia nel mondo”.

Se quella di Ferrero è stata una mossa tattica per ottenere udienza dal Sindaco, è stata ben giocata e ha indubbiamente centrato l’obiettivo. L’incontro è avvenuto pochi giorni fa a Palazzo Tursi: Ferrero ha ribadito l’intenzione di contribuire al miglioramento dello stadio e ad impegnarsi in una gestione moderna ed efficiente in grado di valorizzarlo.

Per ora si va più verso un ammodernamento del Ferraris che alla nascita di uno stadio nuovo. Ma dal Viperetta c’è da aspettarsi di tutto..

Autore

SampGeneration

Il blog della Sampdoria

5 commenti

  1. Spero che una doverosa messa a punto del Ferraris, non escluda di fatto un serio progetto stadio di proprietà, fondamentale per il futuro della Samp.

    • Credo che si lavorerà su due binari, anche leggendo le parole di Romei stamattina: a breve, gestione a due del Ferraris coi bibini e riammodernamento di quest’ultimo (terreno da serie D!!!) e di pari passo scelta dei terreni per il nuovo stadio di proprietà (Trasta ritorna in auge, d’altronde per avere minori problemi di spazio bisogna allontanarsi dal centro).

  2. Ho scritto un intervento in merito qualche giorno fa. Ferrero ha capito come bisogna fare: bastone e carota, poliziotto buono ma anche il cattivo, complimenti ma anche musi, buongiorno ma anche vaffanculo. Ha capito che se non sbatte i piedi per terra come un bambino non può avere nemmeno la speranza di poter smuovere qualcosa. I Garrone parlavano di “lotta contro i poteri forti”, la frase dice tutto, ma se ti fermi a questa frase rimane dove l’hai detta. Ferrero, forte del fatto che la netiquette non è una delle sue più grandi priorità, si muove più disinvoltamente.
    Occhio che tra i poteri forti ci sono anche i soliti rancorosi/invidiosi. S’inventeranno di tutto, a partire dalla protesta degli abitanti della zona dove la costruzione di un nuovo stadio sarebbe, non c’è manco bisogno di dirlo, una immensa disgrazia per la viabilità, per l’ordine pubblico, per la quiete della zona, per la salute psicofisica dei canarini sui davanzali.

  3. A proposito dello stadio, si parla ora del progetto a Trasta, già avviato dai Garrone e poi messo nel cassetto, non ricordo per quali motivi. Ne parla l’avvocato Romei, che non ha cariche in società, ma è una eminenza grigia importantissima e molto influente, sempre vicinissimo alla squadra e uomo di pochissime parole:”Al momento è difficile che si possa concretizzare l’idea di un nuovo stadio nella zona della Fiera, ci sono troppi intoppi, mentre stiamo valutando concretamente l’area adiacente all’ex Ferrovia, a Trasta».

Lascia un commento

Powered by themekiller.com