Dopo aver seminato il panico nei mesi scorsi, ventilando la possibilità di un “cartello” Sky-Mediaset, la società che attualmente gestisce i diritti tv, ossia Infront (nelle persone dell’amministratore delegato Bogarelli, di un rappresentante del fondo d’investimenti Bridgepoint, che possiede la società, tale Xavier Robert, e del nipote di Sepp Blatter, presidente e amministratore delegato della casa madre), ha formulato la sua proposta alla Lega Calcio per quanto concerne la commercializzazione dei diritti televisivi dalla stagione 2015-16 al 2020-21.
L’offerta parrebbe ghiotta: quasi cinque miliardi e mezzo di euro di minimo garantito “spalmati” in sei stagioni. A condizione, però, che il contratto con la Lega venga prorogato al 30 giugno 2021 alle stesse condizioni del precedente, con la differenza che, nel triennio 2018-21, il minimo garantito salirà a 930 milioni. Facendo due conti, in sei anni, le società percepirebbero 5.49 miliardi (chissà quanto spetterebbe alla Samp, visto che la società si è esposta nei mesi scorsi, insieme ad altre sei, denunciando la scarsa trasparenza di Infront in una missiva indirizzata alla Lega).
Allo stesso tempo, Infront avvierà un piano per la distribuzione diretta agli spettatori degli interi contenuti della Serie A, nel caso in cui le offerte degli operatori di mercato (leggi Sky, Mediaset, Rai e quant’altro) si rivelassero insufficienti. Perché Infront ha chiesto una proroga del mandato per ulteriori tre anni ? Le cifre in ballo sono ingenti, ma, finanziariamente parlando, il periodo non è affatto roseo: la società teme di non riuscire a recuperare l’investimento in tempo utile; con un mandato più lungo, ci sarebbe più tempo per riuscire a farlo.
Prima di formulare la proposta di un canale televisivo tematico (quello che, in sostanza, s’intende con “distribuzione diretta dei contenuti”), Infront ha commissionato un sondaggio alla società Eurisko al fine di identificare il potenziale pubblico di questa proposta. Ne è emerso che, a fronte di un bacino d’utenza di oltre 23 milioni di persone “interessate al calcio”, circa 5.6 milioni potrebbero essere disposte a disdire i propri abbonamenti con Mediaset o Sky oppure ad acquistare un abbonamento ad un canale esclusivamente dedicato alla Serie A. Con tutta probabilità, quest’ipotesi indurrà le emittenti televisive ad una controproposta in tempi rapidi, al fine di evitare pesanti perdite.
Bogarelli aveva chiesto alla Lega una risposta rapida alla proposta, pare addirittura entro venerdì 11. Ma i clubs (tra cui la Samp) hanno chiesto tempo per valutare l’offerta e, probabilmente, l’agognata risposta non arriverà prima di un paio di settimane.