Tre pappine e a casa. La sentenza non ammette repliche. A questo punto ammette solo analisi disilluse e allibite.
L’umiliante sconfitta in casa arriva contro una squadra alla frutta, che partiva con l’obiettivo di strappare un pareggio e con un allenatore (Liverani) sulla graticola, incapace di assemblare 11 titolari da una rosa vastissima e senza senso.
Il campo ha detto disgraziatamente l’esatto contrario. Il Genoa, ben lontano dai fasti di Milito e Co., ci ha rifilato tre pappine con quattro tiri, strameritando la vittoria, approfittando di errori da oratorio di una Sampdoria messa in campo da un Delio Rossi sempre più inspiegabile, sempre più in preda di sbandate senili.
Già, Delio Rossi. Proprio lui sale per primo sul banco degli imputati: sul tecnico romagnolo contavamo tutti, pareva il vecchio saggio a cui affidare una barca pericolante, con pochi punti fermi. Delio si sta invece rivelando un capitano inaffidabile, con smanie incomprensibili di difensivismo. La squadra, a fine settembre, è totalmente priva di gioco, incapace di costruire mezza azione logica in tre partite (a parte le scorribande in contropiede nel finale col Bologna, contro un avversario fisicamente a pezzi).
Ieri si è visto Gabbiadini rinculare costantemente a centrocampo, lui che doveva essere la nostra punta! Eder che brancolava nel buio della sua fuffaggine, inconstistente ultimo attaccante, incapace di fare alcunché se non i suoi tiretti insulsi.
Poi, a netto vantaggio acquisito del Genoa, Delio ha il colpo di genio: inseriamo Soriano, la mezza gamba del centrocampo.. Allucinante!
Sansone, intanto, faceva le muffe in panchina, l’unico attaccante in grado di dare un po’ di vivacità.. Ma che cazzo è?
Gli errori si sono sommati in tutti i reparti: De Silvestri e Gastaldello in netto ritardo sull’uomo sui primi due gol. Una manovra che pende totalmente sulla destra, con un lato sinistro moribondo, anzi morituro. A centrocampo il deserto più totale con Obiang unico all’altezza. Pedro esce ancora vittorioso da mille contrasti, palla al piede, sguardo fiero verso l’infinito. Ma non ha mai un cazzo di compagno a cui cedere il pallone, ed è costretto spesso (e mal volentieri) a concludere le azioni con i suoi tiracci improbabili, che fanno la fortuna dei giovani ladri di palle della gradinata.
Kristicic è l’ombra di se stesso, sempre banale autore di passaggetti laterali.. Mai e poi mai una verticalizzazione.. sarebbe peccato mortale. Tralasciamo per ora il discorso su Bjarnason, lanciato nella mischia, con due allenamenti in blucerchiato e stop: un malcapitato pesce fuor d’acqua.
Dell’attacco si è detto: incapace di tutto. Gabbiadini, l’unico talento che abbiamo, è stato piazzato addirittura alle spalle di Eder, porco demonio!
Ora Delio Rossi deve tirare fuori gli attributi, sventolare i pugni come bandiere, se necessario.. Abbiamo bisogno di un cambio di rotta, di un cambio di gioco, anche di titolari. A lui spetta l’arduo compito: la società, dedita alla parsimonia, non gli ha messo a disposizione dei campioni, lo sanno tutti. A questo punto, come al solito, salviamo il salvabile. Fino a gennaio.
4 commenti
Appuntoi..salviamo il salvabile..perchè le magane venute fuori ieri sono quelle che erano già limpide sulla carta al 2 di settembre.
La rosa è piena di scarti od oggetti misteriosi, alcuni dei quali faticherebbero a trovare posto in B.
Lo sa anche Rosi, che lo dimostra con le scelte che fa. L’acquisto di Barillà non si capisce: piuttosto non prender nessuno, per acquistare uno che è evidente non sia all’altezza e non copre nessun buco in rosa.
QUi dovrebbe venir fuori l’allenatore in grado di motivare, organizzare e valorizzare quel che c’è facendolo rendere quel di più di quanto vale oggettivamente.
E’ pagato come un mister da champion’s, ha avallato la rosa: bene, si guadagni l’ingaggio monstre che ha. Sennò vuol dire che in panchina abbiamo lo stesso problema che avevamo con romero.
Appuntoi..salviamo il salvabile..perchè le magane venute fuori ieri sono quelle che erano già limpide sulla carta al 2 di settembre.
La rosa è piena di scarti od oggetti misteriosi, alcuni dei quali faticherebbero a trovare posto in B.
Lo sa anche Rosi, che lo dimostra con le scelte che fa. L’acquisto di Barillà non si capisce: piuttosto non prender nessuno, per acquistare uno che è evidente non sia all’altezza e non copre nessun buco in rosa.
QUi dovrebbe venir fuori l’allenatore in grado di motivare, organizzare e valorizzare quel che c’è facendolo rendere quel di più di quanto vale oggettivamente.
E’ pagato come un mister da champion’s, ha avallato la rosa: bene, si guadagni l’ingaggio monstre che ha. Sennò vuol dire che in panchina abbiamo lo stesso problema che avevamo con romero.
i giocatori sono scarsi ed in tanti lo sapevamo. il problema e’ chi ce li ha messi! ed osti e’ il meno colpevole. il problema della Samp sta nel vicario.
Sul mio doriapensiero ho anche io aperto il capitolo Delio Rossi. Vale la pena iniziare a rifletterci anziché continuare a idolatrarlo. Lo scorso anno si diceva “salviamoci e poi ci divertiamo” tra una salvezza non matematica e quella matematica è passato un quadrimestre in cui di divertente non c’è stato niente. Pur con diversi interpreti siamo inoffensivi da molto prima di settembre. è almeno dalla metà dello scorso girone di ritorno. a questo punto qualcuno ci spieghi le scelte e se ne prenda la responsabilità visto che questi siamo fino a gennaio. Bravi ragazzi, bel blog.