Vent’anni appena compiuti, un sinistro fatato e una classe tipicamente balcanica. Lovro Majer, centrocampista/trequartista croato della Lokomotiv Zagabria, è finito di nuovo sul taccuino dello scouting della Sampdoria mirabilmente guidato da Riccardo Pecini. Già l’estate scorsa, la società blucerchiata aveva sferrato l’assalto al giocatore per portarlo subito a Genova, con un’offerta importante da circa 5 milioni di euro. Offerta respinta dalla Lokomotiv: “Ne servono il doppio”.
Da allora, la Samp non ha mai abbandonato la pista al talento della seconda squadra della capitale croata, società satellite della Dinamo del temutissimo – e potentissimo – presidente Mamic. Nell’ultimo incontro tra Ferrero e la dirigenza blucerchiata, svoltosi ça va sans dire a Roma, il Viperetta avrebbe acconsentito ad aprire i cordoni della borsa per sbloccare una volta per tutte la trattativa. E portare a Bogliasco l’erede – buono – dei vari Vedran Celjak e Karlo Lulic.
Secondo quanto riferisce radiomercato, le parti stanno discutendo su entità e modalità del trasferimento. La Samp avrebbe offerto 5 milioni cash più 2 milioni di bonus, a cui aggiungere una consistente percentuale sulla rivendita del giocatore. Ma la Lokomotiv nicchia, sparando alto (“Dodici milioni e il ragazzo farà le valigie”) e provando a scatenare un’asta di mercato che starebbe coinvolgendo alcuni dei club più importanti d’Europa, come Siviglia e Atletico Madrid.
Ora bando alle ciance: chi è Lovro Majer? Quali sono le sue caratteristiche? E perché è entrato nel mirino di mezza Europa? Basta andare su Youtube, cercare il suo nome e apprezzarne le prodezze in fase di interdizione, costruzione del gioco e finalizzazione. Non necessariamente in quest’ordine, dato che Majer è diventato uno dei talenti più fulgidi del calcio croato, grazie a un crescendo di prestazioni che lo hanno reso il giocatore più desiderato della locale serie A.
Classe 1998, Majer è cresciuto nel settore giovanile della Dinamo Zagabria, dove è rimasto fino all’età di 12 anni. Quindi il passaggio prima al Dubrava e poi al Trnje, dove è stato pescato dalla Lokomotiv. La società satellite della Dinamo lo ha svezzato durante l’adolescenza, accompagnando il suo percorso di crescita fino all’esordio in prima squadra, a 18 anni appena compiuti (giugno 2016), in un anonimo preliminare di Europa League contro gli andorrani del Santa Coloma.
Da quel momento Majer non ha più lasciato il campo. Mancino naturale, veloce rapido nello stretto come in progressione, il ragazzo è un centrocampista offensivo moderno, capace di giocare ovunque in mediana. La Lokomotiv ha sfruttato sapientemente questa sua duttilità, schierandolo in diverse posizioni del centrocampo: mediano, regista, in un paio di occasioni addirittura ala destra. Ruoli in cui, tuttavia, si è applicato solo nel rispetto delle indicazioni del mister.
Infatti lui è un trequartista puro, abile nel servire il centravanti e concludere a sua volta. Anche se Majer preferisce far segnare che segnare: è il migliore assist-man del campionato. I numeri parlano chiaro. Nei suoi primi due anni da calciatore professionista, il giovane croato ha totalizzato complessivamente 16 assist e 17 gol. Merito della sua tecnica straordinaria e della sua visione di gioco, per non parlare del piacere che trae nel mettere l’attaccante davanti alla porta.
Majer sa muoversi in mezzo al campo. Come il suo idolo Modric, sa gestire il pallone con ordine e tranquillità, rallentando o velocizzando la manovra a seconda dello spazio che si ritrova davanti. Intelligenza tattica, percussioni palla al piede e abilità in interdizione lo rendono un profilo ideale per il calcio europeo, e per la Samp “palleggiatrice” di Giampaolo.
Fisicamente non è un armadio. A volte si intestardisce palla al piede nel cercare un dribbling di troppo. E pecca di continuità, passando da prestazioni da togliere il fiato a partite dove il suo contributo è limitato. Ma Majer ha solo 20 anni e per i blucerchiati sarebbe un innesto importante. Pensando al 4-3-1-2 di Giampaolo, potrebbe giocare senza problemi sulla trequarti o in mediana. L’importante è non rinchiuderlo in una gabbia tattica che finirebbe per soffocarne il talento.
L’uomo nel mirino non è Clint Eastwood. È Lovro Majer, il “nuovo Modric”.
Roberto Bordi
5 commenti
Ma portiere no?:-)
Regista, mediano, ala destra, trequartista, un pò troppe collocazioni per i miei gusti, spero che i nostri osservatori abbiano le idee un pò più chiare sul vero ruolo di questo ragazzo…
Questo potrebbe essere un futuro campioncino…ma con Gp finirebbe a far la mezzala alla Barreto!
Mi occuperei di più di visionare terzini, ne occorrono tre: riserva di Bere (e se vendiamo anche lui ne occorrono quattro) e due dall’altra parte, Murru è inaffidabile anche come riserva, un vero pacco confezionato dal Cagliari
Concordo con Evo e Semarco Convalle.
Cominciamo a scrivere cosa ci serve considerando come cosa fatta la vendita di Praet e Torreira e la condanna di avere ancora il mulo GP come tecnico:
1 portiere (non Belec!)
1 terzino destro
2 terzini sinistri (magari uno maturo e uno giovane)
1 mediano intenditore per sostituire Torreira
1 mezzala brava per sostituire Praet
1 trequartista in modo da mettere Ramirez in panca
1 (almeno) attaccante maturo che la metta dentro
FUORI
Regini
Murru
Alvarez
Sala
Strinic
Belec
Se ci fossimo ‘stabilizzati’ su BERE, SILVESTRE, FERRARI, STRINIC, sarebbe stato un campionato un po’ diverso.
Peccato che per varie ragioni (e da tifoso non ho la presunzione di saperle tutte) non sia stato cosi.