Giampaolo lo ha lanciato in prima squadra ai tempi dell’Empoli; nella scorsa stagione, nonostante la rocambolesca retrocessione dei toscani, si è guadagnato un posto da titolare ed è considerato una delle colonne biancazzurre.
Assane Dioussé, classe 1997 (è nato a Dakar il 20 settembre di quell’anno), mediano dall’invidiabile possanza atletica e dotato di buona tecnica, capace di ricoprire diversi ruoli a centrocampo (anche se predilige un gioco corto e poco rischioso), è da tempo nel mirino della Samp, grazie anche alla stima nutrita per lui dal tecnico blucerchiato.
L’Empoli lo valuta non meno di 3 milioni di euro (e, in effetti, il suo valore di mercato è stimato 4 milioni) e il giocatore non è considerato ancora completamente sbocciato, ma i blucerchiati potrebbero indurre i toscani ad abbassare le pretese, offrendo qualche meteora in esubero (come De Vitis, Fedato o Tozzo) a parziale contropartita tecnica. In più, per evitare di bruciarlo, Dioussé potrebbe rimanere una stagione in prestito ad Empoli, un po’ come il promettente Capezzi a Crotone, lo scorso anno.
Ma veniamo alla carriera del giovane Assane. Nato in Senegal, si trasferisce in Italia a soli 13 anni; l’Empoli lo ingaggia nel 2010 dopo un provino e, dopo aver percorso brillantemente la classica trafila del settore giovanile (ed essersi guadagnato la stima di Maurizio Sarri), viene promosso in prima squadra non ancora diciottenne. Debutta titolare in Coppa Italia (15 agosto 2015, contro il Vicenza) e, subito dopo, in Serie A (23 agosto 2015, in Empoli-Chievo 1-3). Dopo un avvio brillante, le sue apparizioni si diradano, ma conclude la sua prima stagione nella massima serie raggranellando 15 presenze in campionato (ed una convocazione nell’Under 23 senegalese, in occasione di un’amichevole contro l’Egitto a Dubai nell’ottobre 2015). Nella scorsa stagione Martusciello lo promuove titolare: definito presto l’erede di Valdifiori, sarà comunque uno dei pochi ad emergere nella deludente stagione empo