E alla fine è arrivata l’ufficialità: l’incarico di segretario generale è stato assegnato a Massimo Ienca, 48 anni, ligure di Alassio, già al lavoro per il club dallo scorso 20 ottobre. Non è una scelta che fa impazzire, visto il suo passato in rossoblù. Siamo sempre stati dalla parte di Ferrero, ma questa scelta non ci esalta.
Una lunga carriera dirigenziale quella di Ienca: inizia nel 1987 collaborando con la segreteria sportiva del Genoa. Gli anni Novanta per lui sono stati estremamente formativi: entra nel comitato organizzativo locale di Genova per Italia ’90 e diventa l’attaché ufficiale della competizione per Costarica e Romania.
Nel ’97 ottiene la qualifica ufficiale di Direttore Sportivo, l’anno successivo è Segretario Generale della Sanremese Calcio in C2.
Nel luglio ’99 torna al Genoa. Sono i tempi di Scerni e di “Nube che Corre” Dalla Costa, anni deprimenti per i cugini, in cui Ienca ricopre diversi incarichi dirigenziali: segretario generale del settore giovanile, successivamente team manager e dirigente accompagnatore della prima squadra, infine segretario generale e responsabile organizzativo dell’intera società.
Con l’arrivo di Preziosi cambia aria, lo ritroviamo nel 2004 ad Ancona come segretario generale e responsabile organizzativo. L’esperienza sarà fulminea, per problemi societari. L’anno dopo è al Vittoria (C1), sempre in qualità di segretario generale e responsabile organizzativo.
La sua migliore esperienza professionale resta quella del Torino. Ingaggiato da Urbano Cairo, Ienca sarà per cinque stagioni segretario generale, responsabile organizzativo e team manager. Braccio destro del presidente-editore per la gestione amministrativo-operativa, Ienca lascerà il Toro nel 2010 dopo alcune stagioni altalenanti tra A e B.
Nel 2011-12 va al Novara con la mansione di segretario addetto agli affari generali. Ultima esperienza nel 2013-14 come direttore sportivo della Reggiana (in Lega Pro) con risultati sportivi poco entusiasmanti (la Reggiana arriva dodicesima)
Il lungo passato rossoblu di Ienca e la sua fede rossoblù (si spera tramontata) fa storcere il naso a più di un tifoso, per quanto non si possa contestare la professionalità mostrata in più di vent’anni di carriera dal dirigente.
A tal proposito il presidente Ferrero ha commentato, stuzzicato sull’argomento:
“Ienca è una persona per bene e non è nobile mandare via un padre di famiglia solo perchè ha lavorato nell’altra squadra, non le pare? Relax”.
5 commenti
Non so nulla su questo signore. Ferrero ha postato anche una foto di Ienca quando lavorava per il Torino con un cappello della Samp.
Stiamo a vedere come opera, in passato abbiamo avuto ben di peggio……
…….mah!……….
Ma avete visto come insultava le merde quando lavorava alTorino in una partita??? Avrà lavorato nel genoa ma di genoano non mi sa…
Questione di lana caprina, stiamo parlando di una figura che opererà dietro le quinte e quindi non avrà riflessi sulla parte tecnica…