Benedizione papale quest’oggi per la Sampdoria. Francesco ha salutato e benedetto i giocatori e un presidente finalmente sobrio, grazie a Dio (è proprio il caso di dirlo). Anche se l’occasione per Ferrero di farsi un bel selfie con Francesco non è mancata.
Per fortuna, almeno oggi, è prevalsa la serietà, dopo che ieri il Viperetta, in evidente fibrillazione per l’udienza vaticana, le ha sparate con la bombarda:
“Ai miei tempi ho salvato Firenze dal fango dell’Arno”. Non pago ha aggiunto: “Pregherò dal Papa perché non accadano più tragedie come queste in Italia”. Grazie Ferrero, allora siamo in una botte di ferro.
Nell’incontro di oggi è stata consegnata al Papa una maglia blucerchiata col nome “Bergoglio” e il numero 1.
Questo il comunicato uscito pochi minuti fa sul sito ufficiale della Samp:
Un momento di elevata spiritualità e, al tempo stesso, una straordinaria opportunità. Non capita tutti i giorni di essere ricevuti in udienza privata dal Santo Padre; un privilegio di cui l’U.C. Sampdoria ha potuto beneficiare questo pomeriggio grazie alla collaborazione degli Uffici Vaticani. Dopo una foto-ricordo nel cuore di piazza San Pietro, la delegazione blucerchiata, guidata dal presidente Massimo Ferrero, è stata accolta da Papa Francesco nell’auletta dell’aula Paolo VI.
Poche ma sentite e toccanti le parole pronunciate dal Pontefice, che ha sottolineato l’importanza di essere squadra – nel calcio così come nella vita – e ha salutato uno ad uno i suoi ospiti, soffermandosi soprattutto con i suoi connazionali argentini Alvarez e Silvestre e i ragazzi originari dell’America Latina.
Anche lo stesso Ferrero – che, tra i vari presenti, ha donato a Sua Santità una maglia della Sampdoria numero 1 – ha voluto esprimere la propria riconoscenza: «È stato un onore e un privilegio»
2 commenti
Voglio ricordare che, a differenza di altre squadre ricevute nell’ambito delle udienze generali del mercoledì, la Sampdoria è stata già accolta in udienza particolare il 27 maggio 1991, anno dello scudetto, dal santo Padre S. Giovanni Paolo II alla quale ha avuto l’onore di partecipare anche il sottoscritto con la sua famiglia. Speriamo che l’udienza di oggi sia di buon auspicio per i blucerchiati.
A me viene l’orticaria ogni qual volta si vogliono inserire situazioni “divinatorie” in questioni prettamente ludiche ed umane come una partita di calcio o il destino di una squadra. Come quando i giocatori si fanno ripetutamente il segno della croce. Sono pratiche “totemistiche” e tribali. Tutto ciò è speculare con le parole del religioso di Radio Maria che ha dato la causa del terremoto all’approvazione della legge sulle unioni civili. Roba da manicomio!!!! Per questo personaggio(e altri come lui) è necessario il ricovero urgente e coatto.