Torna il pagellone. L’autore è uscito dal tunnel ed è tornato tra di noi. Vecchia gloria, vecchio manigoldo, vecchio beone ci sei mancato!
VIVIANO 6.5
Prestazione da bravo scolaro. Attento e deciso, purtroppo nulla può fare sulla sciagurata deviazione del priapo di Duncan che porterà al pareggio del Milan. Reattivo come un un micio e tempestivo nelle uscite. Sulla conclusione di Suso all’83’ viene graziato dal palo. FRATELLO SOLE, SORELLA LUNA
DE SILVESTRI 6
Meno porno e meno stantuffo del solito, a donare cotanta semenza nell’arco di tanti mesi è inevitabile incappare in qualche giornata moscia. Attenzione, moscia, non negativa. I rossoneri lo costringono ad una prestazione di contenimento, poco appariscente ma necessariamente molto concreta. Meno discese sulla fascia, ma un efficace controllo su Menez. Esce per infortunio a pochi minuti dalla fine, un pestone di un avversario gli lacera il calletto tanto fastidioso che sfoggia sul mignolo destro: ahiahiahi… son dolori. PODOLOGIA DA CAMERA DA LETTO
(WSZOLEK n.g.)
Si rivede dopo qualche mese il simpatico guappo polacco, e per fortuna non ha abbastanza tempo per fare danni. Il diverbio con la provocatrice Mexes (che probabilmente punta ad fiocinarlo con sapienti fendenti di lingua – love after war) gli costa un’evitabile ammonizione. TENERAMENTE POLACCO.
ROMAGNOLI 7
Solita prestazione eccellente, secco e sicuro: correttezza, senso della posizione e capacità di anticipare la mossa dell’avversario degna di un campione. Con Silvestre riesce a neutralizzare (senza trascurare una certa eleganza nei movimenti) gli insidiosi attaccanti rossoneri. A Roma lo aspettano a braccia aperte e culo puzzone. SI MUOVE COME NUREYEV, PARLA COME ER PIOTTA.
SILVESTRE 7,5
Praticità, concretezza, savoir faire, eleganza, consueta abilità nel gioco aereo ed impeccabile nelle chiusure. Di spada o di spiedo, di forza o con classe, con il tangueiro blucerchiato la difesa dorme notti serene. Forse più rude di Romagnoli, ma non meno efficace. Nessuna sbavatura. ASADO UMANO.
MESBAH 6
Discorso analogo a De Silvestri: l’algerino dal cognome che pare uno starnuto sostituisce lo squalificato Regini, ma è costretto a combattere sulla difensiva. Poche le discese ma, analogamente a De Silvestri, è concreto ed efficace. Crossa precisamente per Okaka, ma la montagna umana ha la lestezza di un pachiderma e non devia in rete. SUDORE BERBERO.
PALOMBO 6,5
Argine davanti alla difesa con consueti pregi (impegno mostruoso e totale dedizione alla causa) e soliti difetti (passaggi non molto precisi), si distingue per alcuni provvidenziali interventi a salvataggio della retroguardia; in primis l’intervento risolutivo su Destro al 23′ della ripresa. IL FALEGNAME. NON TUTTI I MOBILI VENGONO COL BUCO. MA SE LI BAGNI COL SUDORE DELLA TUA FRONTE, STAI TRANQUILLO, IL CLIENTE APPREZZERA’ LO STESSO.
OBIANG 6
Primo tempo ad altissima intensità, mulinello d’ebano che sventra il campo ricostruendolo a sua immagine e somiglianza. Riesce anche a salvare la porta in scivolata su Destro al 3′ della ripresa. Per il resto, è efficace come mediano e meno nell’impostazione del gioco. Si prende qualche momento di pausa durante la partita. BLACKZILLA
EDER 6.5
Schierato da terzino con encomiabile spirito di sacrificio ed attaccamento alla causa, lingua a penzoloni, è costretto inevitabilmente ad arretrare il suo raggio d’azione e a rendersi meno visibile in avanti. Lo si nota soltanto sugli sviluppi di una punizione, ma il suo tiro è respinto dall’attento Diego “ El puerco” Lopez. Ciononostante il suo apporto rimane prezioso: lavoro sporco, lavoro porco in difesa e puntualità nelle chiusure contro una squadra ad alto tasso di aggressività. HA IL SOLE IN TASCA.
SORIANO 6
Trequartista dietro le punte, nel primo tempo il pressing dei milanisti lo costringe ad una prova condita da un florilegio di errori bestiali. Nella ripresa si sposta sulla destra e trova il gol: bravo a sfruttare con destrezza il perfetto suggerimento di Eto’o e siglare la rete del vantaggio. Esce per Duncan. LUI C’E’.
(DUNCAN 5
Prestazione discreta rovinata dalla sciagurata deviazione di glande sul tiro di “prugnasecca” De Jong, che fa svanire due punti preziosissimi per la volata europea. Peccato, perché la prova è tatticamente efficace ed intelligente: esattamente un minuto prima aveva salvato la porta blucerchiata da un colpo di testa di Mexes e poco dopo sradica, bulldozer della mediana, un pallone a centrocampo per lanciare gli attaccanti, ma l’idea non è viene sfruttata a dovere. E’ UN UOMO COMUNQUE SINCERO).
ETO’O 7
Tutt’altro che bollito e tutt’altro che in rotta con Sinisa. Gazzella o leone, leopardo e falco, riveste il ruolo migliore leggendo fra le righe l’evolersi della gara. Ennesima prova monstre in cui, una volta di più, riesce a smentire gli scettici. Saggezza allo stato brado, sciamano di Yaoundè, didascalia vivente del futbol che conta, del futbol che canta. Samuel è cosi, cobra e colomba, colpisce quando lo pensi fuori dai giochi. Primo tempo di buon livello: rimane lui l’uomo più pericoloso, con un paio di conclusioni da fuori. Nella ripresa sfodera il pennello, l’assist e giocate di gran classe, buggerando i suoi marcatori. ETO’ORABLE!
OKAKA 6
E’ sempre il solito Stefanone, scarpe grosse e balde chiappone. Impegno, sportellate, tentativi di liberare il gioco e servire i compagni, ma poca finalizzazione. La cosa positiva è che sembra tornato a buoni livelli dopo un periodo opaco. Vede la porta come la vede l’uomo talpa dei Simpson. L’UOMO CHE SUSSURRAVA AGLI EMU’.
(MURIEL 6)
Prova sufficiente: manca il guizzo, ma bisogna dire che riceve meno palloni del solito e comunque, quando penetra in area rossonera, risulta sempre pericoloso. EL MARIACHI, ANIMA VAGABONDA, MELODIA AVVOLGENTE.
SINISA 6.5
Nel primo tempo prova il 4-2-3-1 ma, nonostante la classe e gli sforzi di Eto’o, la squadra non sembra molto efficace in avanti. Bene invece la difesa: Silvestre e Romagnoli puntuali e De Silvestri e Mesbah bravi a coprire. Nella ripresa con le 2 punte va meglio: Eder appare più presente e Soriano trova la rete del vantaggio grazie all’assist di un Eto’o inderogabile. Cambi giusti: la deviazione di Duncan costa due punti, ma il ghanese è stato anche sfortunato. Pochi palloni per Muriel.
3 commenti
Quanto mi è mancata la pagellata!Culo puzzone ahahahahaha
Nelle pagellate citate anche degli episodi specifici, possibile non venga citata l’incredibile cilecca che ha fatto Okaka all’inizio del secondo tempo, davanti alla porta avversaria? Sembra passata del tutto inosservata, non solo qui, ma è una cosa incredibile…
l’algerino dal cognome che pare uno starnuto….. Sto ridendo ancora adesso (per Sentinel: proprio in questo commento è contenuto il riferimento al cileccone di Okaka)…