ROMERO 7 – Un campione ritrovato? Un campione mai compreso? Chi può dirlo. Fatto sta che la respinta felina, da gatto con gli spasmi, sul colpo di testa di Florenzi nel finale salva il risultato. Ma più in generale la sua prestazione è stata gagliarda dall’inizio alla fine. Non sbaglia i tempi delle uscite e sa come muoversi (anche se qualche volta, palla al piede con gli attaccanti giallorossi nelle vicinanze, genera qualche borbottio di apprensione nei tifosi). In ogni caso ha battuto un altro colpo dopo la prestazione positiva di Cagliari. Botte piena dunque tra i pali – sino alla prossima papera- per Sinisa che può attendere con più tranquillità il recupero di Viviano in vista di un ciclo difficile. IL MICIONE ARGENTINO.
DE SILVESTRI 7 – Migliore prestazione stagionale per Lollo. Laziale coi controcazzi, sente aria di derby capitolino e si infiamma. Ricorda il pornostantuffo di un tempo, capace di spingere senza sosta e tenere in apnea la fascia avversaria generando apprensione negli avversari (e mugolii di puro piacere in noi tifosi che lo sosteniamo). Impeccabile anche in copertura dove è puntuale nelle chiusure, dà filo da torcere al lezioso e superbo Ljajic – faccia da schiaffi e talento forse ipervalutato – ma crea grattacapi anche al pimpante Gervinho – fronte da portaerei in assetto di guerra – quando si affaccia dalle sue parti. Supera la prova, alla grande. OPPA LOLLO STYLE.
ROMAGNOLI 6,5 – Qualche difficoltà su Totti e soprattutto su Gervinho (ma con due come loro chiunque avrebbe avuto problemi): forse paga l’eccessiva reverenza iniziale verso la squadra che lo ha cresciuto ma nel complesso supera l’ennesima prova. Probo, concreto e attento, presidia la zona di competenza con attenzione, in ottima sintonia con Gastaldello. PASQUALINO SETTEBELLEZZE.
GASTALDELLO 6,5 – Provvidenziale nella ripresa il suo salvataggio sul barbuto talebano Al Khalifa Destro. Anche per lui vale lo stesso discorso del cinesino di Testaccio: puntuale e bravo a leggere tempestivamente i movimenti degli insidiosi avversari, volpi astute del rettangolo verde. Nel complesso sbaglia poco e non si arrischia in territori non suoi. Peccato che abbia malamente sprecato, con un sinistro svirgolato, un eccitante suggerimento di Gabbiadini al 31′ della ripresa. CONCRETO
REGINI 6 – In crescita dopo un avvio di stagione difficile assai. In fase offensiva non fa mancare il suo apporto spingendo con costanza e coerenza. In maggiore difficoltà nella fase difensiva (specie nelle accelerazioni avversarie) ma riesce comunque a tenere alta la guardia. In ogni caso, da rivedere. A BUON RENDERE, VASCO.
(MESBAH 6 – Venticinque minuti poco appariscenti ma funzionali. Capisce subito che non è il caso di incaponirsi con le discese da kamikaze e si limita ad un efficace lavoro di limature e copertura. Un paio di passaggi sballati a centrocampo non influiscono sulla sua valutazione. LA GENEROSITA’ NASCOSTA DEGLI ALGERINI).
OBIANG 6,5 – Il sacro fuoco dell’Amour. Disceso dal Valhalla, si getta nella pugna con ardore e sapienza. Attivo sempre e comunque, si dà un gran da fare: apre varchi, spezza il gioco avversario, non getta la spugna nei momenti difficili. A tratti sembra di vedere il Pedro esplosivo della promozione, al cospetto però di avversari di ben altro blasone. Qualche pallone perso innesca azioni offensive romaniste, ma sono piccolezze. IL CUSTODE DELLA GALASSIA.
PALOMBO 6,5 – Sa che ci sarà da soffrire e si mette al servizio della difesa, spezzando più volte il gioco avversario. Lavoro svolto con precisione svizzera. Qualche tiro a caso sui calci piazzati. LAVORI SPORCHI, LAVORI GRATIFICANTI.
SORIANO 6,5 – A tratti imprendibile, guizzante come un dildo ben oliato, crea non poche difficoltà sulla trequarti ai romanisti. Imposta, si fa vedere dai compagni, talvolta riesce a strappare palloni inaspettati. Forse galvanizzato dal ricordo di una breve (e non felicissima) parentesi di gioventù a Trigoria. MEMORIE DI UN REIETTO.
EDER 7 – Non fa mancare il suo apporto da sponda. Mai egoista, nella ripresa offre il proprio contributo prezioso da esterno di centrocampo, ruolo assolutamente non suo ma che ricopre con l’onore di chi sa di essere utile alla causa, lo stesso onore che caratterizzava i sacrifici estremi dei samurai del Sol Levante. La casella stagionale delle reti è ancora vuota, ma è difficile andare a segno in partite del genere. COMMOVENTE
(RIZZO n.g. – Una manciata di minuti sulla sinistra, senza particolari sbavature né velleità. PER LE STATISTICHE).
OKAKA 6,5 – Prestazione intelligente: nonostante la voglia di rivalsa nei confronti della squadra che l’ha svezzato, non si perde in leziosaggini o personalismi. Controllato dalla difesa romanista, riesce comunque a fornire il suo apporto alla squadra arretrando spesso e difendendo strenuamente i suoi palloni con forza, lacrime, sudore e la consueta dose di culate. Spara al cielo una ghiottissima occasione su suggerimento del buon Manolo. UNA BOA PER AMICO.
GABBIADINI 6,5 – Un gol annullato (per fuorigioco), punizioni pericolose e suggerimenti preziosi per Okaka e Gastaldello. Tanta corsa sulla fascia e in area. Una buona prova da freeclimber seppur con qualche momento confuso (in un paio di occasioni lo vediamo pasticciare palla al piede al cospetto degli avversari). STA CRESCENDO, SEMPRE PIU’
(BERGESSIO n.g. – Si fa vedere in avanti in un’occasione e poco altro. Pochissimo tempo a disposizione, forse ne meriterebbe di più. L’ARGENTINO STA SOFFRENDO IL POCO SPAZIO, MA SINISA, MASTER OF TIME, SAPRA’ FARSI PERDONARE.
SINISA 7 – Al primo test match di un ciclo durissimo ottiene dai ragazzi una prova impeccabile dal punto di vista dell’impegno e della grinta, oseremmo dire gladiatoria. Sinisa non si fa intimorire e schiera l’undici migliore possibile (considerati gli infortuni di Viviano, Silvestre e Krsticic). Prova tonica e caparbia dall’inizio alla fine: la Roma pressa come sa, la Samp le tiene testa senza cedere più di tanto. Un punto portato a casa con tenacia ed intelligenza, grazie anche ad una difesa attenta e ad un Romero decisivo. Logici ed azzeccati anche i cambi: Regini, Eder e Manolo, stremati dopo una partita a ritmi alti, sono stati sostituiti da rincalzi di ruolo. C’è ancora molta strada da fare, ma non si poteva chiedere un inizio migliore. SE PASSI DAL BAR SOTTO CASA MIA DIMMELO CHE CI UBRIACHIAMO INSIEME, SINNY!
2 commenti
Il 7 ad Eder è da me pienamente condiviso! 🙂
LA SAMP E’ come il vino BUONO…. Certe annate esce bene e certe no…. Quest’anno e’ l’annata buona…..????